Il “Flauto Magico” in versione napoletana apre la stagione lirica 

Venerdì la prima al Verdi: va in scena l’opera di Mozart Papageno canterà in dialetto, la regia è di Mariano Baudin

SALERNO. “Il Flauto Magico” apre la stagione di lirica 2018 del teatro Verdi che prende il via venerdì con il grande capolavoro di Mozart, nella sua versione in lingua italiana, su libretto di E. Schikaneder , con la traduzione e la regia di Mariano Baudin. Sul podio a dirigere l’Orchestra Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi ed il Coro salernitano, preparato dal maestro Tiziana Carlini, la bacchetta estone di Andreas Mustonen, su scene di Nicola Rubertelli, con i costumi di Marianna Carbone e le light design di Guido Levi.
L’opera in due atti è una produzione del Massimo salernitano, per la interpretazione di un ottimo cast con Giovanni Battista Parodi nel ruolo di Sarastro, Anicio Zorzi Giustiniani, nei panni di Tamino, la voce di Sara Blanch interpreta la Regina della Notte, Valentina Mastrangelo è Pamina mentre il nostro Filippo Morace canterà in lingua napoletana nel ruolo di Papageno, cui si aggiungono le attrici Renata Fusco e Antonella Morea.
Il giovane regista partenopeo Baudin, cresciuto alla corte del maestro Roberto De Simone, di cui dirige la Compagnia, ha pensato ad una messa in scena fuori dall’ordinario polilinguistica non solo preferendo la versione de “Il Flauto Magico” in italiano ma anche arricchendola con il particolare del ruolo di Papageno in volgare napoletano ed il coro in lingua latina del mondo sacrale luterano a fare da contraltare ad un mondo favolistico con personaggi di pura fantasia, ed il flauto magico, che qui non è solo uno strumento ma diventa simbolico demiurgo dell’azione.
L’opera dal forte contenuto simbolico che si ricollega all’esoterismo della massoneria, fu molto amata dal pubblico già dalla sua prima a Vienna nel Theater an der Wieden il 30 settembre del 1791 e tutt’oggi resta una delle più apprezzate di Mozart che la compose alla fine della sua breve e tormentata vita. I personaggi favolistici sono illuminati dal compositore da una profonda dimensione umana, dall’emozione lirica di Tamino, alla commovente ingenuità di Pamina, al tono burlesco di Papageno.
La stagione del Verdi quest’anno esordisce con 4 opere mai rappresentate durante la direzione artistica di Daniel Oren, cui seguiranno nella ripresa autunnale del cartellone classici dell’opera quali “Lucia di Lammermoor” di G. Donizetti, “Il Barbiere di Siviglia”e “Rigoletto” che in dicembre chiuderà la stagione. Restano ancora in vendita presso il botteghino del teatro gli abbonamenti, sono ancora disponibili i biglietti singoli. Le repliche de “Il Flauto Magico” in scena il 13 (ore 19) ed il 15 maggio (ore 19).
Paola Primicerio