Il compositore Dufour porta al Martucci il suono “morfologico”

SALERNO. Questa sera (ore 19), il maestro e compositore francese Denis Dufour, tra i pionieri dell’approccio “morfologico” e espressivo del suono, proporrà, nella sala concerti del Conservatorio...

SALERNO. Questa sera (ore 19), il maestro e compositore francese Denis Dufour, tra i pionieri dell’approccio “morfologico” e espressivo del suono, proporrà, nella sala concerti del Conservatorio Martucci in via De Renzi, un concerto dal titolo Esprit de Suite/Salerno. La composizione è un “brano sinfonico” i cui movimenti offrono una prospettiva ampia e soprattutto completa e coerente con ciò che è stato definito da Denis Dufour come una costante del suo stile, che è tutto tranne che accademico, ovvero orientato alla libertà, alla fantasia, alla sensualità e all’umorismo e che tuttavia non esclude una profondità e un magistrale dosaggio di timbri e spazi. Ogni pezzo propone delle trovate compositive che conducono per mano l’ascoltatore in un viaggio nel cuore di un mondo sonoro ancora misconosciuto. In scaletta: De inventione da Terra incognita, Hentaï datato 2011 con testo in giapponese di Thomas Brando, Patrice Motte , 2° movimento di Dix portraits, 1984, The Blob del 2009, Ton corps est une surprise dalle Douze mélodies acousmatiques, del 1988, Volver, composto nel 2012, La terre est ronde del 2002 e per chiudere In paradisum del 2013. Il concerto rientra nell'ambito del V festival di Musica Elettroacustica e Contemporanea “Confini Mediterranei”, un progetto del maestro Silvia Lanzalone realizzato in collaborazione con il maestro Giancarlo Turaccio, apertosi con una masterclass e un concerto di Roberto Doati. Denis Dufour si pone come erede di un fraseggio barocco; i concetti di “oggetto sonoro”, “sequenza gioco”, “montaggio”, “missaggio” e “trasformazione” sonora sono affrontati attraverso attività della masterclass, in agenda oggi e domani nelle aule dell'istituto in via De Renzi, durante le quali i partecipanti sono invitati a registrare, analizzare e manipolare tramite elaborazioni digitali, i suoni da loro stessi selezionati. (a. d. v.)