Il ciclone Benji e Fed travolge anche Salerno

Centinaia di ragazzine per ore in fila davanti alla “Feltrinelli” per partecipare al firmacopie del disco dei loro nuovi idoli

SALERNO. Le pop star e le adolescenti: una storia d’amore infinita. Il ciclone Benji e Fede ha travolto, ieri, anche Salerno dove centinaia di giovanissimo hanno invaso il corso principale della città per attendere i loro idoli. Ragazzine, che hanno appena perso i denti da latte, sono rimaste in fila per ore, davanti alla Feltrinelli, in atteggiamento adulante. Le loro aspettative fiduciose sono andate ben oltre il consumato rito del firmacopie del disco di esordio del duo, “20:05”, pubblicato da Warner Music, lo scorso 9 ottobre e che è già d’oro per le vendite.

Alle adolescenti non bastava la firma sul disco comprato con i soldi della paghetta settimanale. Loro volevano abbracciarli, “ringraziarli di tutto”, toccarli, annusarli. Le più agguerrite hanno difeso “col coltello tra i denti”, la posizione guadagnata con fatica in cima alle due lunghe code che hanno invaso corso Vittorio Emanuele fino a fondersi del tutto, impedendo il transito, seppur sporadico, alle vetture dei residenti che, fino a ieri, pensavano di dover combattere solo col traffico delle Luci d’artista.

Tutte stringevano una copia del disco ma qualcuna ha confessato che “questo è il secondo disco, il primo l’ho fatto firmare a Napoli, per ogni tappa compro una copia, è normale», con buona pace della crisi e a riprova del fatto che il firmacopie è davvero benedetto per l’industria discografica ormai in netto declino che punta su questi fenomeni mediatici pur di dare una spinta alle vendite. Le mamme le scortavano; alcune dissentivano ma altre sorridevano: erano quelle che non dimenticano di quando erano loro a dannarsi per la boy band o il cantante di turno. «Non è la prima volta - ha dichiarato una tra loro - ma non c’è nulla di male. Anche noi siamo state ragazzine, adesso tocca a loro, noi l’abbiamo fatto per Eros, Gianna Nannini, per i nostri idoli. Tuttora, mi piace Eros ma mia figlia mi prende in giro, ma siamo di epoche diverse».

Un tempo c’erano le foto; oggi, il corredo di una fan 2.0 è fatto di cover dei cellulari da far autografare. Al posto degli striscioni, piccoli cartelloni bristol con su frasi a caratteri glitterati e siccome, lo spazio è poco, il pubblico di Benji e Fede che, lo precisiamo, è per la quasi totalità femminile, ha affidato i messaggi d’amore alle braccia scoperte, nonostante la giornata non propriamente estiva. Il duo nato su Facebook, in pieno rispetto dei trend generazionali, da giugno ad oggi ha fatto incetta di click su Youtube, senza passare - questo glielo si deve - per il tritacarne dei talent e pur non essendo di estrazione rap che è un genere che, oggi, va per la maggiore. Benji e Fede sono due “bellocci” alla vecchia maniera, le cui facce pulite dai lineamenti gentili non potevano non catturare l’attenzione delle ragazzine. E questo le major lo sanno bene, come la Warner che li ha messi sotto contratto già a metà del 2014. Il duo ha attraversato un intero anno di incubazione, tra ricerche e registrazioni fino a pubblicare, quest’estate il primo singolo, “Tutta d’un fiato”, il cui video ha oltre 1 milione e 800 mila visualizzazioni.

Nei giorni scorsi, è stato pubblicato il secondo singolo “Lunedì”, che già vanta oltre 910mila visualizzazioni. E mentre Benji e Fede si preparavano all’assalto frontale, entrando dal retro della libreria, sul corso Vittorio Emanuele, risuonava il coro teneramente stonato delle ragazzine: “Vieni con me, prendimi per mano, salpiamo a New York”. Perché ogni verso è una promessa e alle ragazze, si sa, piace sognare.

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