da oggi al Museo città creativa

I vasi di Giosuè Falcone Solo argilla e pietra che s’ispirano ai classici

di LUCIA D’AGOSTINO Sarann. o trentacinque le opere esposte, tutte in argilla e pietra, e ad ospitarle sarà il Museo Città creativa a Rufoli, a Salerno, in una specie di mostra-compendio dei lavori...

di LUCIA D’AGOSTINO

Sarann. o trentacinque le opere esposte, tutte in argilla e pietra, e ad ospitarle sarà il Museo Città creativa a Rufoli, a Salerno, in una specie di mostra-compendio dei lavori di Giosuè Falcone dal titolo “Kerámythos – Itinerari di pietra” aperta al pubblico fino al 10 dicembre (per info: 089282159). L’inaugurazione si tiene oggi alle 18,30 e la presentazione dell’esposizione è stata curata da Gabriella Taddeo. Per chi non conosce i lavori di Falcone i suoi vasi, dalle forme che partono dalla classicità ma la rivisitano alla luce di una ispirazione e di una manualità tutta contemporanea, saranno un modo per accedere al suo mondo. Un universo artistico, estetico e ispirativo che pur partendo dal passato approda a soluzioni cromatiche che rendono la sua tecnica di lavorazione dell’argilla e della pietra non solo sorprendente ma innovativa nonostante la attraversi un vago sapore orientale prestato dalla tecnica raku tramandata fino a noi dal Giappone medievale e dalla cultura Zen che tanto fascino continua a esercitare sull’arte occidentale.

Se l’uso della pietra afferisce a un’idea primitiva di lavorazione della materia, l’utilizzo della stessa elaborata dopo averla frammentata e amalgamata ad altri materiali regala alla creatività di Falcone il valore aggiunto di una innovazione originale e tanto particolare da renderla il suo “marchio di fabbrica”. Uno stile personale, accompagnato anche ai colori tenui con cui realizza le sue opere, che dona originalità e riconoscibilità a quei vasi dalle forme allungate e a quei piatti dalle reminiscenze così ancestrali eppure così nuovi. Tutto questo deriva da un approccio scientifico alle materie prime scelte, di cui studia la composizione per poi ricavare dalla loro mescolanza monitorata un risultato filtrato, per finire, dalla sua immaginazione e da un’estetica contemporanea che le modernizza senza intaccarne l’aura di classico. Un processo creativo in cui la natura, l’essere umano e la sua ispirazione artistica, il mondo entrano in contatto e si fondono per restituirci oggetti affascinanti, carichi di storia eppure attuali attraversati come sono da una manualità che senza lasciare nulla al caso racconta la storia personale di un uomo che vive il proprio tempo.

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