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I primi computer, una mostra vintage ci ricorda com’erano

ANGRI. Sono in molti a possedere pc ormai vecchi e inservibili, ma i personali piccoli musei domestici non hanno nulla a che vedere con la grande “Mostra dei computer e delle consolle d’epoca”...

ANGRI. Sono in molti a possedere pc ormai vecchi e inservibili, ma i personali piccoli musei domestici non hanno nulla a che vedere con la grande “Mostra dei computer e delle consolle d’epoca” organizzata dall’associazione culturale Adventure. Un viaggio in un passato tanto prossimo quanto remoto, che propone in esposizione pezzi rari, appartenenti ad un singolare modernariato.

La mostra sarà visitabile da oggi al 26 novembre presso la Casa dei Combattenti del Castello Doria di Angri (dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16 alle 22). Oggi la tecnologia informatica, con l’ultima generazione di prodotti che fa degli smartphone dei veri e propri computer in miniatura, è davvero alla portata di tutti. «Eppure un tempo – spiega l’organizzatore dell’evento, Luigi Montanino, presidente dell' Associazione Adventure - appena poco più di tre decenni fa, il computer era un oggetto diverso, uno scatolone enorme simile ad un armadio, detto anche cervellone elettronico, accessibile solo in camice bianco da personale addetto e specializzato, da esperti e scienziati.

A stravolgere la storia è stata la Rivoluzione industriale che, tra la metà degli anni 70 e gli inizi degli anni 90, ha portato i computer fuori dai centri di calcolo ed elaborazione dati, dalle Università, dai laboratori scientifici, trascinandoli negli uffici, nelle aziende e nelle case della gente comune. Tuttavia niente di tutto ciò sarebbe stato realizzabile senza la presenza antecedente di quei famosi “bisnonni” degli attuali pc. E sono proprio questi strumenti obsoleti, finiti da anni in discarica, ad essere oggetto di una operazione di recupero che restituisce alle cose il valore che hanno avuto nel tempo, superando la logica dell’usa e getta. Di qui il progetto di una mostra del retrocomputing, o del computer vintage. Montanino ha collezionato materiali di grande interesse e ormai difficilmente reperibili, tutti in esposizione: i primi strumenti di calcolo, l’Abaco e i bastoncini di Nepero, i pc di maggiore successo che hanno fatto la storia del computer, il Comptometer (primo calcolatore meccanico) l’Odyssey (prima consolle al mondo), dalla macchina Michela al Digilab della storica Scuola Radio Elettra, fino ad arrivare all’ Osborne CC, considerato il primo computer portatile della storia ed alle componenti hardware della Nasa. Completa l’ esposizione una lista di consolle che hanno segnato le origini dei primi videogiochi negli anni ’70.

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