LETTURA

I buongiorno effervescenti di Camberlingo

In libreria “Il contrario della notte”, un inno alla gioia fatto di immagini e spezzoni di scrittura creativa

SALERNO - Animali, piante, buffi pupazzi, frammenti di città, stazioni, volti, foto d’epoca, giostre, albe, tramonti, baci rubati, manifesti, grattacieli, grandi magazzini, sale d’attesa, collage, scale, ponti e cortili: sono le folgorazioni visive da cui Luca Camberlingo, scrittore salernitano trapiantato a Torino, parte per regalare ai lettori un buongiorno speciale. “Il contrario della notte – buongiorno al di là del nero per parole, immagini e spropositi”, è il titolo del nuovo libro edito per i tipi della Genesi, con cui l’autore ricama un inno alla gioia che si trasforma in una sorta di canto per salutare un giorno nuovo, coloratissimo e ricco di speranza, con il sorriso già stampato sul volto all’alba, per essersi lasciato alle spalle il buio della notte. «Buongiorno da bacio smarrito che in stazione s’imbatte in due labbra e s’adorna d’eccesso, salta, s’innamora, balla, si rovescia in acrobazie di felicità ». «Io sono il buongiorno che incontri nel paradosso di un inverno, chè nelle mie tempestose solitudini fonde il ghiaccio che ti brucia la pelle come sole e sale». «Buongiorno dal box di umanità e dialettica. Cristallo e luce che non può mancarti la fotosintesi intellettuale tra guizzi e zampilli di neuroni». Scorrendo le oltre duecento pagine, in cui le parole fanno da contraltare a una selezione di immagini coloratissime che raccontano, attraverso uno storytelling visuale, la trama di vocali e consonanti, sembra di essere trafitti dal primo raggio di sole caldo del mattino, anche se fuori è solo grigio e pioggia. Più che un libro tout court, questo di Camberlingo è una sorta di manuale della felicità, un antidoto cartaceo alla depressione o alla stanchezza, un invito festoso a lasciarsi trascinare dalla potenza dell’esistenza e a saperne leggere, seppure tra le pieghe, tutto il bello che è capace di regalare a chi sa guardarne la poesia. Anche la lingua che Camberlingo usa per sedurre il suo pubblico è un gramelot effervescente, un intarsio di emozioni che gioca a sovvertire le regole e ad accelerare il ritmo della lettura. Dopo “La versione di Flok, realtà riqualificata”, lo scrittore salernitano tra i finalisti per la sezione poesia al premio Procida, ci regala un nuovo caleidoscopio di immagini. Da tenere accanto per un dolce risveglio.

(b.c.)