Grande jazz al Moro con il Trio di Salerno tra classici e inediti

In scena Sandro Deidda, Guglielmo Guglielmi e Aldo Vigorito I musicisti salernitani presentano il loro nuovo disco “Tre”

CAVA DE’ TIRRENI. Un sassofono, un pianoforte e un contrabbasso che parlano, anzi cantano, nella stessa lingua. Una lingua che Sandro Deidda, Guglielmo Guglielmi e Aldo Vigorito, in altre parole il Trio di Salerno, stasera (ore 22) faranno sentire al Jazz Club Il Moro di Cava de’ Tirreni, nell’ambito della rassegna MoroInjazz firmata da Gaetano Lambiase. La formazione che riunisce tre dei musicisti più apprezzati del jazz salernitano da sempre foriero di talenti, sale sul palcoscenico del locale del Borgo per presentare “Tre”, l’ultimo album edito da Itinera, etichetta discografica legata al Pomigliano Jazz. “Tre” è il terzo disco del trio che segue i precedenti “Cantabile” (2008) e “Luna Nuova” (2011). Da un affiatamento tutto speciale che lega i musicisti da tempo, viene fuori un “interplay” fuori dal comune, che tradisce la gioia di tre musicisti di condividere il palco. Il loro è il vero “smooth sound” che mette il jazz e la sua complessità al servizio della musica che amano e che piace anche al pubblico. “Tre”, prodotto da Onofrio Piccolo e distribuito da Goodfellas, comprende sei tracce inedite (tre a firma di Deidda, due di Guglielmi e uno di Vigorito) e tre standard a cui si affiancano riletture di tre grandi classici, molto diversi tra loro: “Rain” di Ryuichi Sakamoto, tratto dalla colonna sonora de “L’ultimo Imperatore” di Bertolucci; “Carinhoso”, uno standard della musica brasiliana e “Amore che vieni amore che vai”, dell’indimenticabile De André. E poi ci sono le composizioni “familiari” come “Francesca’s Song”, che Aldo Vigorito ha dedicato alla figlia, “Isaki” composta da Guglielmi dai nomi Isabella e Achille, e “Song for Elvira” di Deidda. Una malinconia lieve attraversa tutto, anche quando la musica è baciata da “’Na jurnata ’e sole” di Pino Daniele che sigilla il legame con il contesto. Quello che non viene smentito anche stavolta è quel principio di riconoscibilità reso già nelle intenzioni dal primo disco. Un linguaggio moderno e personale, fine, leggero, quasi cinematografico.

Ad aprire il concerto di stasera sarà l’Itai Doshin Trio con Francesco Chiariello alle tastiere; Gabriele Pagliano al contrabbasso; Lucio Miele alla batteria. La formazione presenta un repertorio di brani inediti fortemente legati al jazz contemporaneo contaminato, caratterizzato dalla ricerca e dalla sperimentazione di nuove sonorità. Per info e prenotazioni concerti 089 4456352 - 340 3939561.

Alessandra De Vita

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