Gli scrittori del Sud salvati dai grillini

Gallo (5 Stelle): «La Gelmini aveva cancellato Gatto, Quasimodo, Sciascia, Serao»

di Barbara Cangiano

SALERNO

È merito di un prof prestato alla politica, il deputato grillino Luigi Gallo, se il Governo ha deciso finalmente di riabilitare una squadra di autori meridionali (da Leonardo Sciascia ad Alfonso Gatto, da Salvatore Quasimodo a Matilde Serao)che erano stati cancellati dalla commissione nominta, a marzo del 2010, dall’allora ministro Gelmini, per riaggiornare «gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani di studio». L’altro giorno è stata discussa e approvata in commissione Cultura alla Camera, la risoluzione presentata dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle, con la quale si chiedeva il reinserimento degli autori meridionali del Novecento nelle indicazioni scolastiche ministeriali.

. Una battaglia per il Sud e per la cultura. Un risultato non da poco.

Siamo orgogliosi. Da quattro anni avevamo attivato il centro di documentazione sulla poesia del Sud, incassando il sostegno di quattro regioni e di autorevoli intellettuali e studiosi di letteratura. Reinserire nei programmi scolastici delle scuole superiori di secondo grado gli autori del Sud, significa restituire dignità a tutta la letteratura italiana, garantendo agli studenti una conoscenza ed una formazione compiuta della nostra storia e della nostra cultura.

Si è scongiurata una visione viziosamente nordista della letteratura.

Ed incompleta. Perchè l’Italia è costituita da tanti racconti differenti. Era impensabile non essere attenti a tutte le declinazioni culturali e linguistiche di un Paese che è un riammaglio di esperienze.

Le indicazioni, è bene ricordarlo, non erano però prescrittive.

Non ci siamo mai sentiti tranquilli, sia sul piano culturale sia a livello editoriale, perchè come abbiamo precisato nella risoluzione su cui siamo riusciti ad ottenere anche la convergenza del Pd, le case editrici, nel momento in cui sarebbero andate ad elaborare i manuali per i licei, avrebbero seguito le indicazioni ministeriali, magari classificando tutti gli esclusi come minori. Compiendo così un grossolano errore storico e dando una immagine del tutto falsata della letteratura del Novecento.

Siete impegnati anche in un progetto ambizioso, la creazione di una biblioteca virtuale per le scuole.

Si tratta di una piattaforma digitale che dovrà accogliere i libri autoprodotti da docenti e studenti. E’ un modo per mettere in rete il sapere, ma anche per offrire allo studio tradizionale un maggiore appeal grazie alla integrazione con i nuovi media, che sono linguaggio comune per i giovani.

Quando il progetto diventerà realtà?

Il Ministero è in ritardo. Ci auguriamo che entro il mese prossimo la biblioteca sia on line.

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