Glass e Shorter, due stelle a Ravello 

Appuntamento stasera con il padre del minimalismo, domenica tocca al jazzmen

RAVELLO . Settimana con grandi nomi per il Ravello Festival che propone al suo pubblico due leggende della musica contemporanea. Questa sera (alle 21.30), sarà Philip Glass a salire sul palco del Belvedere di Villa Rufolo per festeggiare, in musica, i suoi 80 anni. Serata inedita per il Festival che vedrà esibirsi il maestro del minimalismo prima in piano solo (eseguirà Mad Rush), poi lasciare il palco ai suoi compagni di avventura: Dennis Russell Davies e Maki Namekawa (eseguiranno Four Movements for two pianos) per poi, insieme, eseguire la sua celebre The Suite from Les Enfants Terribles. Attraverso le sue opere, le sue sinfonie, le sue composizioni per il suo ensemble, e le collaborazioni con artisti che andavano da Twyla Tharp a Allen Ginsberg, da Woody Allen a David Bowie, Philip Glass ha avuto un impatto senza precedenti sulla vita musicale e intellettuale del nostro tempo.
Per il concerto di Philip Glass, annunciata la presenza a Ravello del Console Generale degli Stati Uniti, Mary Ellen Countryman che intende così omaggiare il maestro di Baltimora: «Sono molto lieta di partecipare al Ravello Festival, e soprattutto nel giorno in cui il maestro americano Philip Glass, uno dei miei musicisti preferiti, si esibirà in un concerto che celebra tutta la sua lunga e importante carriera. Vorrei anche ringraziare la Fondazione Ravello e la direzione artistica per la grande attenzione che ha sempre mostrato verso il panorama culturale statunitense, ospitando numerosi artisti americani nel corso degli anni».
Domenica (ore 21.30) Wayne Shorter, altra icona della musica contemporanea ritornerà sul palco di Villa Rufolo che lo vide protagonista nel lontano 2004 in un concerto indimenticabile a fianco di Herbie Hancock. Uno dei più carismatici jazzmen in attività e grande protagonista della storia della musica afroamericana, si esibirà a Ravello con il suo fantastico quartetto con il quale calca le scene di tutto il mondo dal 2001. Ad accompagnarlo quindi, Danilo Perez, John Patitucci e Brian Blade. Shorter, attesissimo nella Città della Musica, negli ultimi anni ha confermato di essere un musicista senza confini: la sua musica mescola liberamente echi del passato, intraprende direttrici inaspettate, si fa eccentrica e centrifuga.