Girotto e Lucas protagonisti a Cava e Salerno

SALERNO. Venerdì all’insegna della grande musica a Cava de’ Tirreni e a Salerno. Cava de’ Tirreni. Jazz di matrice latina per il concerto di Javier Girotto Quartet in programma oggi alle ore 22,00...

SALERNO. Venerdì all’insegna della grande musica a Cava de’ Tirreni e a Salerno.

Cava de’ Tirreni. Jazz di matrice latina per il concerto di Javier Girotto Quartet in programma oggi alle ore 22,00 al Risto Pub Il Moro. Javier Girotto, sassofonista argentino celebre in tutto il mondo ai sax, Francesco Nastro al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Peppe La Pusata alla batteria rielaboreranno in maniera avvincente melodie note, dove troveranno spazio tango, milonga, chacarera, candombe. Tutte ritmiche che risplendono in chiave jazzistica, il latin jazz. Sul palcoscenico del locale del Borgo Scacciaventi ospiti della rassegna MoroInJazz che si avvale della direzione artistica di Gaetano Lambiase, il quartetto proporrà brani dall'inconfondibile impronta stilistica di Girotto, intrisa di quelle peculiarità tipicamente etno-jazz, apparsa da subito nelle trascinanti e, al tempo stesso, struggenti atmosfere sudamericane, che hanno esaltato la maestria tecnica e la padronanza linguistica del sassofonista e dei talentuosi partners coinvolti.

Salerno. Oggi a partire dalle ore 22, sarà il Modo di Salerno (via A. Bandiera) ad ospitare il leader e fondatore della band di culto “Gods and Monsters” Gary Lucas. Featuring, Francesco Di Bella, ex cantante dei “24 Grana”, ed Alessio Franchini, considerato dalla critica la voce italiana di Buckley. Quella di Salerno è l’unica data al Sud Italia, fino ad oggi, in programma per il tour 2015. Gary Lucas è un chitarrista eclettico, post-moderno per attitudine, compositore capace di esprimere un linguaggio complesso ma universale, talvolta legato alla world music, all’avanguardia, al free jazz, all’avant-rock ed al blues delle origini. I suoi vortici armonici, condensati in frenetiche escursioni atonali e aritmiche espansioni, che attingono dal country blues, sfiorano l'abisso poetico di George Gherswin.