Cinema

Giffoni Experience a Skopje nel segno dell’integrazione

600 ragazzi di 9 Paesi alla seconda edizione del Macedonia Youth Film Festival. Gubitosi: «La nostra è una rete mondiale». Successo per i solisti del San Carlo 

Oltre seicento ragazzi provenienti da nove paesi affollavano la platea del Millennium Movie Theatre di Skopje, capitale della Repubblica di Macedonia. E così che mercoledì sera si è alzato il sipario sulla seconda edizione del Giffoni Macedonia Youth Film Festival. Ad inaugurare la manifestazione, il direttore di Giffoni Experience, Claudio Gubitosi, affiancato da Elena Velichovska Nikolovska, alla guida di Giffoni Macedonia, Darko Basheski, direttore del fondo cinematografico macedone, e Caterina Miraglia, assessore alla Cultura della Regione Campania. «Giffoni - racconta Gubitosi - è una rete mondiale, che ha trasformato il concetto di cultura».

Non un semplice festival del cinema, infatti, ma un progetto permanente e formativo, un format che si muove tra workshop ed eventi costruiti dai giovani e per i giovani. Crossroads è il tema di quest’anno scelto dai giurati attraverso un sondaggio sui social. Incroci. Scambi, integrazione, momenti di unione e fratellanza, dunque, vissuti nella cornice di Skopje. Nella delegazione del Giffoni Experience sbarcata in Macedonia, il presidente Pietro Rinaldi e il presidente onorario Generoso Andria. Tra le istituzioni italiane intervenute, invece, Maria Giuseppina Troccoli, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e Domenico Ranesi, dirigente della Provincia di Salerno.

Ma nel programma architettato da Giffoni Experience e dalla Regione Campania, un evento straordinario all'interno del Festival: i Solisti del Teatro San Carlo di Napoli, infatti, si sono esibiti in un concerto dedicato a Caruso sul palco del nuovissimo Teatro Nazionale di Skopje. «Il San Carlo - spiega Rosanna Purchia, sovrintendente del teatro napoletano - vuole essere sempre più dentro il territorio ed è stato naturale abbracciare una realtà così innovativa come il Giffoni». Alla presenza di Elizabeta Kanceska Milevska, ministro della Cultura macedone, il pubblico di Skopje, in un teatro tutto esaurito, ha così riservato agli orchestrali del San Carlo, diretti dal maestro Gennaro Cappabianca, una lunga standing ovation, dopo un'esibizione che ha visto alternare arie del repertorio lirico (Leoncavallo, Verdi, Puccini) a classici della canzone napoletana. Uno spettacolo che ha forse assunto toni folkloristici (specie nella conclusiva overture a tratti goliardica caratterizzata da 'O Sole Mio e Funiculì Funiculà) ma che ha emozionato i macedoni in maniera sincera e ha dato il via a un dialogo tra i teatri di Napoli e Skopje che potrebbe portare a future collaborazioni. Per un legame sempre più profondo tra le due nazioni e una più stretta collaborazione in campo culturale, è chiaro Ernesto Massimino Bellelli, ambasciatore d'Italia a Skopje e originario di Paestum: «Speriamo di rafforzare i rapporti tra Macedonia e Italia, in particolare con la Campania e la provincia di Salerno. E saranno i giovani il legame che potrà garantire un ponte tra le generazioni e tra i due paesi». 

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