MUSICA IN LUTTO

Fu Milva a “battezzare” il nuovo Teatro Verdi di Salerno

La “Pantera di Goro” è scomparsa ieri a 81 anni. Nel ’94 si esibì al Massimo cittadino

Una delle stelle più splendenti del firmamento della musica italiana, Milva, s’è spenta ieri nella sua casa milanese, a 81 anni, dove vive con la segretaria Edith e la figlia Martina. Gli artisti, si sa, hanno in dote la capacità di oltrepassare l’ostacolo, all’apparenza insormontabile, della morte. Un scossone attutito dalla morbidezza dell’arte che sono stati in grado di regalare al pubblico. È il caso di Milva, la Pantera di Goro che, prima di ritirarsi dalle scene nel primi anni ’10, ha scritto pagine e pagine di storia, cultura e costume del nostro paese. Anche la terra salernitana ha avuto modo di ospitare la maestosità di quest’artista. Tra gli episodi più celebri che hanno visto “la rossa” approdare sulla costa salernitana, impossibile non ricordare la metà degli anni ’90, quando fu tra le prime a battezzare il “nuovo” Teatro Verdi che, dopo la distruzione del terremoto, venne restaurato con la riapertura nel 1994. In tale occasione il pubblico ebbe modo di assistere al pregevole spettacolo “Milva canta Brecht”, con la direzione di Luigi Pistilli, uno dei suoi grandi amori poi scomparso in seguito a un incidente stradale. Geppino Afeltra, esperto nella produzione di eventi, oltre che discografico ed editore, ha voluto ricordare la straordinaria artista, ospite di nuovo a Salerno nel 1997 ma del Forte La Carnale nell'ambito della rassegna “Mare Latino”: «Milva prese parte con un recital inedito, all'epoca erano pochissime le sue rappresentazioni, specialmente al Sud. Arrivò a Salerno nel primo pomeriggio, ed era molto curiosa di scoprire la storia di questa fortezza. Era inoltre dotata di una straordinaria eleganza. Volle poi rimanere al Forte, prima di tornare a pernottare all’Hotel Jolly». Afeltra ricorda: «Si mise fronte mare per assaporare il piacere di quella visuale, di cui era affascinata. Milva era una persona di grande cultura e professionalità». Nella sua carriera numerose sono state le collaborazioni di spessore, ispirando maestri di fama nazionale e internazionale, dal Premio Oscar Ennio Morricone a Franco Battiato, con cui sorse un sodalizio artistico che portò alla nascita di pietre miliari della musica italiana, oltre che della discografia di Milva. Tra questi infatti ricordiamo uno dei brani più celebri, “Alexanderplatz”, tradotta in molteplici lingue e venduta in più paesi del mondo. Per la “Pantera di Goro” inoltre un record molto speciale, ben quindici sono state le sue partecipazioni al Festival di Sanremo, di cui nove consecutive. Al pari di altri colleghi come Peppino di Capri, Toto Cutugno ed Albano. Nessuna artista donna ha preso parte al Festival di Sanremo tanto quanto lei. E in tali partecipazioni ricordiamo brani meravigliosi come “Sono felice” nel 1990, “Uomini addosso” del 1993 e "”The show must go on”, firmata dal grande Giorgio Faletti nel 2007, con cui partecipò a Sanremo per l’ultima volta.
Andrea Picariello
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