L'INTERVISTA

Francesco Renga: «Sarò un tutt’uno con i fan»

Il cantautore questa sera ad Atena Lucana: bisogna sempre tenere vicino la propria gente

ATENA LUCANA - Tutto pronto al Gran Teatro Paladianflex di Atena Lucana per la prima tappa in Campania de “L’altra metà Tour” del cantante Francesco Renga con cui l’artista sta presentando nei teatri di tutta Italia il suo ultimo disco di inediti e i suoi più grandi successi di repertorio. Stasera il cantautore si esibirà in un concerto pensato per i teatri, in una dimensione più intima per abbracciare tutto il suo pubblico e miscelare tutti i vari momenti della sua carriera in un percorso armonico, un racconto che parla dei suoi 30 anni di canzoni, un viaggio musicale e umano carico di emozioni.

Francesco Renga, leggendo qualche anticipazione si intuisce che non sarà un concerto “tradizionale”. È così?
Porterò in scena un vero e proprio spettacolo: dalla scenografia - pensata in maniera coerente con il progetto discografico, figlia di questo progetto - alla scaletta ai vari momenti che si susseguiranno in questo concerto. È un spettacolo pensato per i teatri, che non frequentavo da tanto tempo. Avevo voglia di tornare ad una dimensione più intima più bella, per ritrovare il contatto non solo visivo ma anche fisico con la gente. Era un desiderio non solo del mio pubblico, ma anche mio. Abbiamo un rapporto molto intimo. Volevo abbracciarli e ritrovarli tutti. Avevo voglia di tornare a guardarli negli occhi.

Cosa si prova a salire su un palco e ad esibirsi dinanzi al pubblico?
Durante il live ci sei tu con la tua gente, la musica prende una forma fisica, tangibile. La band è quella che mi accompagna da tanto, sono compagni di viaggio da tanto tempo, qualcuno proprio dall’inizio. Sono loro che danno al live quel quid in più. Il live è il momento più sincero e vero nella musica, il rapporto con il pubblico è come se diventasse una comunione, una funzione. Un momento di raccoglimento e condivisione molto importante. Una celebrazione di qualcosa che è nostro, mio e del mio pubblico, la celebrazione di un viaggio che ormai dura da tanto tempo. Un racconto intimo e privato tra me e loro.

Un’anticipazione della scaletta?
In scaletta ci saranno i miei classici, come Angelo, e chiaramente anche brani di questo ultimo lavoro. Ciò che sarà affascinante e curioso è come in modo molto naturale i vari momenti del mio percorso artistico riescano a legarsi perfettamente in questo live. Miscelati tra di loro, tutti i vari momenti della mia carriera, creano comunque un percorso armonico, molto di più di quello che si possa immaginare. Porto in scena un racconto che parla di questi 30 anni di canzoni. Di questo viaggio in musica. Sarà bello vedere come questo percorso artistico si è evoluto in modo naturale, ha trovato una sua consapevolezza nuova. Lo spettacolo sarà attraversato da un file rouge, un tema conduttore che non sarà solo l’amore.

Da 20 anni è sulla cresta dell’onda, qual è il tuo segreto per resistere in un mondo dove spesso anche per ragioni indipendenti dalla bravura si viene facilmente accantonati?
Questo credo che sia frutto del lavoro, di intuizioni più o meno giuste, di errori fatti e commessi dai quali ho imparato, ma credo che l’ambizione e la curiosità, la voglia di mettersi in discussione e un pizzico di fortuna siano i fattori principali ma sopra ogni cosa, ciò che conta davvero è il pubblico. Riuscire a farlo crescere, svilupparlo e metterlo sempre al centro. Riuscire a tenere vicino la propria gente è ciò che non si deve mai perdere di vista.

Erminio Cioffi