Firma storica del giornalismo napoletano Fu lui a definire Altafini “core ’ngrato”

Antonio Corbo dalle colonne de “la Repubblica” lo definì «il raffinato avvoltoio della notizia, occhiali neri alla Ray Charles, smilzo come un ballerino». Romolo Acampora è una delle firme storiche...

Antonio Corbo dalle colonne de “la Repubblica” lo definì «il raffinato avvoltoio della notizia, occhiali neri alla Ray Charles, smilzo come un ballerino». Romolo Acampora è una delle firme storiche del giornalismo sportivo napoletano. Nel 1958 ha cominciato a collaborare a “Il Mattino”, dove è rimasto fino all’età della pensione. Ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo sportivo al seguito della Cirio, squadra di San Giovanni a Teduccio, che per un certo periodo fu la seconda società professionistica del capoluogo campano; poi passò a seguire - sempre per conto de Il Mattino - direttamente il Napoli e i principali avvenimenti calcistici del secolo scorso. Fu Romolo Acampora ad attribuire a Josè Altafini il celebre appellativo di “core ’ngrato” all’indomani della sua rete decisiva nelle battute conclusive in Juventus-Napoli 2-1 del 1975. Altafini aveva da poco lasciato Napoli per la società bianconera. Il suo gol indirizzò lo scudetto a Torino e condannò il Napoli più bello della storia, quello allenato da Luis Vinicio, al secondo posto in classifica. (b.r.)