Agenda dell’arte

Esposte a San Severino trenta incisioni del Laboratorio di Nola

Inaugurata nei giorni scorsi a Santa Maria del Rifugio a Cava de’ Tirreni l’Expo d’arte contemporanea e poesia “Avalon in arte” giunta alla sua quinta edizione e organizzata dall’associazione...

Inaugurata nei giorni scorsi a Santa Maria del Rifugio a Cava de’ Tirreni l’Expo d’arte contemporanea e poesia “Avalon in arte” giunta alla sua quinta edizione e organizzata dall’associazione culturale “Avalon Arte” di Salerno in collaborazione con il Comune e l’Azienda autonoma soggiorno e turismo di Cava de’ Tirreni. Si tratta di una mostra che celebra il connubio tra immagine e parola, dove la poesia, di dodici autori, si ispira ad un’opera realizzata da ventiquattro artisti, e che sarà aperta al pubblico fino al 18 giugno data in cui la lirica e il lavoro più votato dagli stessi visitatori saranno premiati con una targa (orari: dal lunedì al venerdì: 17 - 21; sabato, domenica e festivi: 10 - 12,30 / 17 - 21. Per apertura mattutina negli altri giorni: 3332809615).

L’originalità di questa iniziativa è quella di richiamare poeti e creativi provenienti da tutta Italia, perché è da ogni regione della penisola che provengono i partecipanti, cercando di far in modo che la cultura diventi un volano per la promozione del territorio, offrendo così al turismo un’arma strategica in più per attirare visitatori. Gli artisti presenti sono: Daniela Barletta, Calogero Buttà, Paola Capriolo, Claudio Carlini, Paola Cetani, Amleto Colucci, Annella Copponi, Mimma De Luca, Pietro De Seta, Elena De Stefano, Mauro De Stefano, Valentina De Virgilio, Cono Giardullo, Biagio Landi, Roberta Lioy, Vincenzo Palazzo – Palà, Giuseppe Quagliata, Carmela Santi, Antonio Scaramella, Paola Siano, Marcello Silvestre, Cristina Taverna, Francesco Tortora e Rosario Viano – Rosvia. Mentre i poeti partecipanti: Michele Aliberti, Rosanna Carra, Annalena Cimino, Raniero Iafanti, Angela Maria Lina Intruglio, Mapi, Ausilia Minasi, Niko Mucci, Fabiola Murri, Ilde Rampino, Giovanna Rispoli e Vella Arena.

Direttrice artistica dell’intera iniziativa è Dina Scalera che dell’incontro tra artisti di ispirazioni, tecniche e linguaggi diversi ha sempre fatto la linea dell’evento che è anche uno spaccato su quello che esprime a livello nazionale l’arte contemporanea. Durante l’inaugurazione c’è stata una performance di body painting di Roberta Lioy ispirata dalla lirica “L’Ammore” di Raffaele Sena, mentre per tutta la durata della mostra saranno ospitate opere di Francesco Toraldo.

A Mercato San Severino, invece, è in corso la mostra “Il Laboratorio. L’Officina calcografica di Nola”, trenta incisioni ospitate negli spazi di Grafica Metelliana a Mercato San Severino visibili fino al 5 agosto 2016 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. Una selezione curata da Rosa Cuccurullo che ha scelto con raffinatezza le opere di artisti italiani e internazionali molto diversi tra loro e che restituiscono uno spaccato affascinante e trasversale della tecnica incisoria applicata a lavori realizzati nel Laboratorio di Nola: Ferdinando Ambrosino, Arcangelo, Giuliana Balice, Angelo Casciello, Hsian Chin, Riccardo Dalisi, Bruno D’Arcevia, Luce DeIove, Gaetano Di Riso, Stefano Di Stasi, Gillo Dorfles, Sergio Fermariello, Giuseppe Ferraro, Giannetto Fieschi, Peter Kravvakna, Raffaele Lippi, Pietro Lista, Giuseppe Maraniello, Stelio Maria Martini, Aurelie Nemours, Meret Oppenheim, Mimmo Paladino, Harry Pearce, Perino e Vele, Mario Persico, Felix Policastro, Francesca Poto, Salvatore Emblema, Ernesto Treccani, Oreste Zevola. Un omaggio doveroso anche a Vittorio Avella e Antonio Sgambati che quel laboratorio di incisioni lo hanno fondato nel 1978 fino a renderlo una fucina di prodotti editoriali raffinati e di alto livello qualitativo, di libri d’arte in cui la parola e le immagini sono stati riprodotti con tecniche inusuali ormai nel mercato contemporaneo, raggiungendo una bellezza estetica che li rende preziosi oggetti da collezione. Rispettivamente classe 1942 e 1947, Avella e Sgambati pur provenendo da percorsi diversi, sono stati accomunati, nel dare vita al Laboratorio, dalla sapienza e dalla ricerca accurata applicate all’incisione, il tutto filtrato da un amore sconsiderato per l’arte.©RIPRODUZIONE RISERVATA