LA NOVITA'

Elea-Velia si rifà il look, via al restauro delle Terme

Sarà risanato pure il mosaico nel frigidarium. Dubbi del Codacons

ASCEA - Uno splendido mosaico con tessere in bianco e nero che raffigurano animali e mostri marini. È l’opera musiva presente nel “frigidarium” delle Terme Adrianee del II secolo d. C. nel Parco Archeologico di Elea-Velia. E proprio questo “elemento” - attrae per la sua bellezza la curiosità dei tanti visitatori che hanno ripreso a visitare in maniera considerevole l’area archeologica ad Ascea - è finito al centro di una lettera che il presidente del Codacons Cilento, Bartolomeo Lanzara, ha inviato al responsabile del Parco Archeologico di Paestum-Velia e al responsabile della soprintendenza Abap di Salerno e Avellino per chiarimenti sulle condizioni della pavimentazione: «Sono venuto a conoscenza - si legge nella missiva - che lo stato di conservazione della pavimentazione musiva del “frigidarium” si presenta attualmente in una grave condizione di degrado. Nonostante si sono alternati, a partire dagli anni Novanta, diversi interventi di restauro sul mosaico dello stesso senza riuscire a conservare integralmente la preziosa testimonianza artistica». La lettera poi prosegue: «Per cui faccio fatica a capire perché si deve nuovamente intervenire con un finanziamento per un nuovo restauro».

Lo stesso presidente del Codacons Cilento fa poi sapere di aver anche richiesto: «Una relazione dettagliata della situazione dei costi sostenuti nei precedenti interventi di restauro e da sostenere per il nuovo restauro e quali misure di sicurezza sono state prese, in questi anni, per la custodia e integrità della conservazione del mosaico. Inoltre, vorrei capire - dice Lanzara - come sono stati spesi i soldi arrivati con i finanziamenti accesi in passato per il restauro del mosaico».

E il responsabile del Parco Archeologico di Elea-Velia, Francesco Uliano Scelza, chiarisce: «La cura dell’area archeologica è quotidiana, poi visto che stiamo parlando di materia e come si sa è viva, alcune volte c’è bisogno di procedere in un restauro più consistente visto che i reperti presenti negli “Scavi” sono comunque esposti agli agenti atmosferici che li vanno a danneggiare». Uliano Scelza poi svela: «In merito al mosaico del “frigidarium” è già in calendario, è vero, una progettazione specifica che deve essere solo eseguita. Si tratta di un finanziamento che vede impegnati Fondi Europei e posso anticipare che non si interviene solo sull’opera musiva bensì sull’intero complesso termale e quindi non solo sul singolo elemento ma su tutto l’edificio». Un intervento che verrà concretizzato a giorni e che «prevede naturalmente pure uno specifico lavoro di recupero del mosaico che essendo materia viva - ribadisce Uliano Scelza - deve essere tutelato con un’operazione più profonda: una logica, quella dei mega interventi, che verrà superata attraverso una nuova organizzazione di cura quotidiana dei beni», conclude il responsabile del Parco Archeologico di Elea-Velia. (nic. sal.)