Ecco “Paesaggi in cartolina” Foto che raccontano la vita

La galleria “Il Catalogo” ospita la presentazione della raccolta bilingue L’autrice Capone: «Da Capaccio a Paestum, le immagini nel corso del tempo»

SALERNO. La storica galleria “Il Catalogo” ospita stasera (ore 18), la presentazione del volume bilingue “Paesaggi in cartolina (Landscapes in postcards)” - “Poseidonia Paestum Capaccio - dall’Archivio Laboratorio di Sergio Vecchio (from Sergio Vecchio’s Archive Studio)” di Paola Capone, Areablu Edizioni di Gerardo Di Agostino. Al dibattito intervengono l’assessore al Turismo Vincenzo Maraio, l’autrice, e l’artista Sergio Vecchio. «Dare ordine ad una collezione di cartoline equivale - afferma l’autrice - a raccontare un paesaggio per immagini. Paesaggio non è una veduta, né un panorama, non è un principio o un concetto che si possa definire, non è un puro elemento di natura e neppure una produzione artificiale. Paesaggio è l’ambito complessivo della vita dell’uomo, un ambito di sedimentazioni spontanee che richiede un paziente lavoro di analisi, una lettura capace di consegnare un intero patrimonio del passato alle generazioni future. E in questo senso che il libro che raccoglie le 240 cartoline, appartenenti all’Archivio-Laboratorio di Sergio Vecchio, ha come titolo Paesaggi in cartolina». Il volume consta di 26 sezioni: «Seguono un itinerario che da Capaccio arriva a Paestum e vogliono offrire al viaggiatore un baedeker dei luoghi sui quali di volta in volta è focalizzato lo sguardo e l’attenzione, - continua Paola Capone - emulando il percorso che, nel 1828 un giovane scozzese, Craufurd Tait Ramage, coprì a piedi. Le cartoline delle prime sezioni abbracciano natura e storia, lo sguardo scorre dai panorami di Capaccio alla realtà urbana. Foto di gruppo, vignette con panorami che avvolgono l’intera contrada, piazze, affollate o vuote con i loro palazzi, alcuni ora in disuso o non più esistenti. Scene di mercato, di giardini pubblici, e poi il Convento dei Frati Minori Osservanti, il Santuario della Madonna del Granato e i tre maestosi Templi. Gli anni ’30 sono sottolineati da immagini del tempo libero: una passeggiata in bicicletta a Trentinara nei dintorni di Paestum e alcune giovani danzatrici che si esibiscono nei Templi. La modernità e l’eleganza delle donne vestite di nero meritano una riflessione e un confronto con gli spettacoli attualmente organizzati negli stessi luoghi. Il percorso illustrato dalle cartoline racconta l’intero paesaggio, le sue trasformazioni culturali; in esso si ritrova quello spirito che già aleggiava sui primi viaggiatori dell’800 come Ramage che cercavano nell’antico la contemporaneità e nell’esotismo mediterraneo le connessioni filosofiche tra natura e cultura: una storia che ha spesso il medesimo respiro che anima il collezionista».

Ciro Manzolillo