Ecco i volontari che salvano l’arte

Tanti i giovani che curano i beni di Baronissi

di LARISA ALEMAGNA

Hanno. un lavoro che li impegna, amici con i quali condividono la propria vita, sono innamorati. Hanno storie diverse con un comune denominatore: sanno ancora sognare e vivere per i propri ideali. Sono i ragazzi di Baronissi che da diversi anni si impegnano per promuovere l'arte nel proprio paese ed hanno scelto di farlo attraverso associazioni nate proprio per creare iniziative ed eventi in campo artistico e culturale, senza alcuno scopo di lucro. Raccontano la propria vita, perché, se le associazioni sono ormai riconosciute ed apprezzate, spesso i giovani soci vi lavorano nell'ombra, senza alcun riconoscimento. Per una volta emergono, quindi, le persone che stanno dietro l'associazione.

Questo viaggio inizia con Annarosa Pisano, presidente dell'associazione Archeologando Intour, attiva a Baronissi dal 2012. Annarosa racconta che l'associazione nasce da una scommessa con se stessa e dal desiderio di tornare nel proprio paese, dopo una parentesi lavorativa a Milano. Sceglie di ripartire dalla Villa romana, quel sito archeologico di Baronissi che ha sempre amato, fin da piccola, e decide di creare, insieme ad un gruppo di amici, l'associazione che ha ridato luce alla Villa, per troppo tempo abbandonata e dimenticata. Nell'associazione c'è tanto di Annarosa: c'è il suo amore per l'archeologia - materia della sua laurea - la passione per i viaggi, la cultura, l'arte.

Annarosa Pisano descrive la sua giornata tipo, per far comprendere quanto impegno ci sia dietro ad un'attività associativa: «La giornata-tipo di Archeologando è una giornata frenetica. Oggi è una di quelle perché, nel pomeriggio, c'è un evento alla Villa legato alla campagna di raccolta fondi da noi organizzata per salvare gli affreschi. Mi sono svegliata presto per aprirla perché, grazie all'amministrazione, sono venuti i giardinieri a pulire il sito. Fino a qualche mese fa, invece, l'associazione si accollava anche il servizio di pulizia e di diserbo. In aggiunta, c'è da lavorare continuamente sui contatti, realizzare locandine con i grafici e, soprattutto, offrire, nel corso dell'evento, un servizio di visite guidate al complesso. Sono giornate frenetiche ma sempre appassionate».

Proprio alla Villa romana Annarosa Pisano ha conosciuto Nicky Pastore, originaria di Baronissi e laureata in lingue e letterature straniere, ma da sempre appassionata di storia e di arte. Anche Nicky si impegna con grande energia ed entusiasmo nelle attività dell'associazione, in particolare offrendo visite guidate a tutti coloro che vengono in visita alla Villa. «La prima cosa da fare durante la visita guidata- spiega Nicky Pastore - è accogliere il turista e dare le prime informazioni sulla nostra associazione e sul nostro operato. Poi si guidano i visitatori alla scoperta del complesso, spiegandone la storia ed illustrando le opere d'arte presenti all'interno. Bisogna fare attenzione a capire chi si ha di fronte ed usare il linguaggio opportuno, più semplice ed accattivante per famiglie e bambini, più specialistico, invece, in presenza di persone competenti e tecnici della materia».

Simona Gaeta, insegnante di materie letterarie e membro di Archeologando fin dall'inizio, ricorda un altro importante momento dell'associazione, quello della gestione del museo Frac di Baronissi da ottobre ad aprile 2015. Al Frac Simona, che è appassionata di musica ed ha studiato pianoforte, si è occupata dell'organizzazione di eventi musicali, quale ad esempio il concerto con i musicisti del San Carlo di Napoli: «Oltre a curare, insieme agli altri soci, la definizione della scaletta - spiega Simona Gaeta -, la progettazione dei manifesti e tutto il lavoro a monte necessario, ho avuto il compito di presentare l'evento, in cui è stata proposta in anteprima nazionale una revisione del Requiem di Mozart per quintetto d'archi e coro. È stato un grande onore poter avere Baronissi come teatro di questa prima prova generale dell'orchestra del San Carlo. Il mio impegno culturale è il motore della mia attività professionale ed associativa. Ritengo fondamentale investire sulla cultura perché per interpretare e decodificare la bellezza è necessaria una conoscenza pregressa. Solo se noi conosciamo bene il nostro territorio possiamo valorizzarlo e difenderlo, gridando la nostra identità».«Ultimamente noto che a Baronissi - spiega Annarosa Pisano - c'è un crescente avvicinamento all'arte, innanzitutto da parte dell'amministrazione e del sindaco in particolare, che è molto vicino alle associazioni ed ai giovani. Ci sono poi tanti ragazzi che vogliono fare arte, anche nel loro piccolo, con tanta passione e tanto entusiasmo». Quando le viene chiesto perché, a fronte di tutto questo impegno e delle difficoltà, continui nel suo lavoro associativo, Annarosa Pisanonon ha dubbi: «Il motivo è quello di far comprendere a tutti che l'arte è un linguaggio universale su cui bisogna puntare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA