Ecco Ambra Angiolini e “La guerra dei Roses”. Lei è categorica: "I legami? Macerie..." 

GIFFONI VALLE PIANA. «Non ci sono né vincitori né vinti, solo quel che resta... macerie»: è legittimo chiedersi se Ambra Angiolini non prenda spunto dalle proprie vicissitudini sentimentali per mettere in scena la “La Guerra dei Roses”, questa sera (ore 21) nella Sala Truffaut della Cittadella del cinema. Sul palco di Giffoni Teatro ci saranno con lei: Matteo Cremon, Massimo Cagnina ed Emanuela Guaiana, per la regia di Filippo Dini. A fugare ogni dubbio ci pensa lei stessa: «Attingo sempre alla mia vita - ha dichiarato a pochi giorni dalla prima dello spettacolo - quando salgo sul palco o sto dietro ad una telecamera, quello che succede ne “La guerra dei Roses” è ciò che accade spesso in una coppia che si separa. Succede che uno dei due, l’uomo o la donna a un certo punto si sveglia prima dell’altro o dell’altra, che intanto si è accomodato in una realtà imperfetta. L’altro rimane spiazzato e ambedue realizzano di aver vissuto in due gabbie diverse e separate, ma vicine e decidono di uscirne: è la guerra. Quando il mio ex compagno (Francesco Renga) è venuto a vedere la prima, gli ho detto “hai visto cosa hai rischiato?”, e invece fortunatamente non è andata così». Con parti sempre più impegnative si è riscattata dal suo passato di showgirl nell’esercito sgambettante di Gianni Boncompagni.
Oggi, Ambra è un’attrice di tutto rispetto anche se riempie i tabloid più con la sua storia con Massimiliano Allegri che grazie alla sua carriera. Forse per via di un’attitudine del tutto umana a voler sbirciare nelle case degli altri. In questo caso, la porta è spalancata sul signore e la signora Rose: sul loro spaccato crudele, ossessivo, delirante eppure così reale. “La guerra dei Roses” racconta di un amore diabolico tra un ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunatissima carriera, e una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa.
Alessandra De Vita