L'EVENTO

Diodato ha fatto “rumore” nella sua Salerno

Il vincitore del Festival di Sanremo ha incontrato i fans alla Feltrinelli e ha poi intonato la canzone che lo ha fatto trionfare

SALERNO - L’appello di Antonio Diodato, o più semplicemente Diodato, è stato accolto dalla “sua” Salerno. Doveva fare rumore, e non si può dire che non si sia fatta sentire, forte e chiaro. L’ha atteso alla Feltrinelli di Corso Vittorio Emanuele, dove si è svolta la nuova tappa campana del instore tour del nuovo album del cantautore, “Che vita meravigliosa”. Artista che è riuscito a catalizzare su di sé il gradimento di tutte le generazioni: al “firmacopie” presenti giovani, anche giovanissimi, millennials. Ma a fare “rumore” anche adulti, appassionati e cultori di musica che hanno approfittato dell’arrivo a Salerno di Diodato per scambiare con lui parole e magari rivelare quelle emozioni che le sue esibizioni al Festival di Sanremo hanno provocato. Festival che ha trionfato, portando la sua “Fai Rumore” in vetta alle classifiche.

Un inno ad abbattere le barriere dell’incomunicabilità, ma non solo nelle relazioni amorose, bensì nella vita quotidiana di ognuno. Messaggio che è arrivato forte ai suoi sostenitori, come Alessandro, che mentre attende di incontrare il suo idolo e di farsi autografare la sua copia di “Che vita meravigliosa” svela di aver scoperto il cantautore grazie al film “La Dea Fortuna”, la cui colonna sonora è proprio il brano che ha dato il nome al progetto: «Il brano che più preferisco del disco è “Solo” - svela Alessandro - Mi hanno colpito le tematiche del disco. La solitudine, ma anche critica sul momento attuale del paese, come ne “Il commerciante”». C’è molta attesa nella signora Erminia, anche lei in fila con la sua copia del disco, che afferma di aver “scoperto” Diodato proprio in occasione del Festival della canzone italiana: «La canzone che più mi emoziona in questo lavoro è “Fai rumore”. Già dalla prima sera mi ha convinta. Era orecchiabile, poi ascoltando le parole mi ha preso sempre più, conoscendo anche il suo impegno nel sociale. Essendo nella mia città ho approfittato così di venire a conoscerlo». Presenti anche fan della prima ora, come Anna Collina: «Mi piace molto. La sua prima esibizione a Sanremo mi è piaciuta moltissimo, poi già conoscevo la sua musica, e così l’ho votato all’infinito!». Presente nella tappa salernitana dell’instore tour di Diodato anche Lorenzo, altro estimatore da sempre del cantautore: «Lo seguo dal primo suo Festival, tra i Giovani nel 2014 con “Babilonia”, dove arrivò secondo. Mi è piaciuta sin da subito la sua semplicità ed eleganza, oltre che la sua scrittura poetica. È un successo meritatissimo il suo, frutto di gavetta e impegno». Sull’album invece il giovane dice: «La mia preferita è “Che vita meravigliosa”, ma anche “Fai rumore”, “Solo” e “Il commerciante”. È un disco completo».

Appena arrivato, Diodato, chitarra in spalla, ha subito abbracciato la città per metà gli ha dato i natali, e sotto gli occhi dei fan e dei suoi familiari, ha intonato il suo successo del Festival, “Fai rumore”. Un inno che ha unito tutti i presenti, grandi e piccini, proprio come esorta il testo del brano, “fai rumore, sì / che non lo posso sopportare / questo silenzio innaturale”. È un momento d’oro per il cantautore, come testimonia il calore che lo accompagna, e come sottolineano le classifiche di vendita: “Che vita meravigliosa”, infatti, ha debuttato tra le prime cinque posizioni della classifica ufficiale degli album più venduti della settimana in tutta Italia, mentre “Fai rumore” ha consolidato il suo primato per la seconda settimana consecutiva tra i singoli più venduti negli scorsi sette giorni. Prima di firmare le tante copie del disco e di abbracciare uno a uno i suoi sostenitori, irresistibile è stato il richiamo a cantare a squarciagola questa canzone, già un grande successo e destinata a restare nelle memorie collettive, oltre che nei cuori, facendo tutto quel rumore di cui Diodato aveva bisogno.

Andrea Picariello