MUSICA

Di Bella canta la tratta delle giovani donne

“Stella nera” dell’artista indie sostiene la campagna di Arci Salerno

SALERNO - Un racconto in pillole fatto di immagini, statiche e in movimento, per puntare i riflettori su un fenomeno agghiacciante che ancora oggi, in un’epoca di evoluzione sotto numerosi aspetti, continua a verificarsi e a coinvolgere milioni di donne: la tratta di giovanissime costrette allo sfruttamento sessuale. Arci Salerno, nell’ambito del progetto “Libere tutte!”, finanziato dalla Fondazione “Con il Sud”, ha quindi dato vita all’iniziativa “Sai di cosa si tratta?”, che pone un quesito agli spettatori silenziosi di tutto questo: «Il nostro impegno quotidiano è mirato a garantire a queste donne la possibilità di riappropriarsi della loro autonomia, la loro dignità di persone, la capacità di immaginare per sé un futuro diverso», spiega la presidente di Arci, Barbara Candela.

Dopo le foto e le card infografiche, la campagna si arricchisce del videoclip del bellissimo brano di Francesco Di Bella, “Stella nera”, contenuto nell’album “’O Diavolo”, rilasciato nel 2018 con l’etichetta La Canzonetta, e che si sposava alla perfezione con l’iniziativa. Alla chiamata la risposta è stata subito positiva da parte dell’artista, tra i più affermati della scena indie campana, che in merito al significato del brano afferma: «La stella nera rappresenta un desiderio lontano, qualcosa difficile da raggiungere ma anche un desiderio da assecondare. Il desiderio di sentirsi liberi da ogni schiavitù. Simboleggia una ricerca difficile in un mondo oscuro dove è bello ritrovare chi si è perso». Il fenomeno d’altronde non lascia indifferenti: «Mi colpisce purtroppo l’idea di donne rese schiave e soggette a continui abusi, lasciate sole a vivere una vita impossibile» aggiunge Di Bella, che sottolinea l’importanza della musica nel veicolare messaggi importanti: «Le canzoni hanno il potere di raccogliere sentimenti e raccontarli e attraverso le note si possono coinvolgere le persone e sensibilizzarle su argomenti importanti. Mi auguro che sia sempre così». Sono otto le donne protagoniste del videoclip, che semplicemente attraverso il loro sguardo riescono a comunicare tutta la propria sofferenza di una vita che le ha costrette ad essere vittime della scelleratezza e cattiveria umana. Una violenza che oltrepassa il corpo, e si radica nella mente, segnandole per sempre.

Il videoclip, prodotto da La Balena, è stato scritto, diretto e montato da Valentina Gaudiosi e Angelo Cariello: «Quando abbiamo cominciato a lavorare a questa campagna, ci è venuto subito in mente il brano di Francesco Di Bella», affermano Gaudiosi e Cariello. «Il sentirsi persi, smarriti, trafitti dal dolore, completamente soli al mondo: c’è un filo rosso, un’eco spirituale che lega le parole di Di Bella alla storia di queste ragazze. Fotografare i loro occhi, riprendere il loro sguardo smarrito, le loro mani in cerca di un appiglio: un pugno in pieno viso, una scarica elettrica di dolore, certo, ma anche un piccolo riflesso di speranza. Loro, alla fine, ci sono riuscite, ce l’hanno fatta, hanno trovato il coraggio di lottare, la forza di ritrovare la libertà». È possibile guardare il videoclip sul canale YouTube dell'etichetta La Canzonetta, mentre il disco "'O Diavolo" è disponibile anche sulle piattaforme di streaming. Per sapere di più su questa campagna c'è il sito web www.liberetutte.it. Aggiunge infine la presidente di Arci Salerno, Barbara Candela: «Un grazie di cuore al nostro compagno di viaggio Francesco Di Bella, che ha voluto regalarci una sua splendida canzone a sostegno di questo impegno».

Andrea Picariello