LA SCHEDA

Dai luoghi del Beato Alfonso Maria Fusco alla Collegiata

«Il cinema è stato la sintesi di letteratura, pittura e altre arti. Mi ha sempre ossessionato l’idea che un film, con la persuasione delle immagini, potesse rovesciare la realtà: in una parola, la...

«Il cinema è stato la sintesi di letteratura, pittura e altre arti. Mi ha sempre ossessionato l’idea che un film, con la persuasione delle immagini, potesse rovesciare la realtà: in una parola, la storia». Così diceva il celebre regista Emir Kusturica. Parole che si addicono al progetto di valorizzazione che i giovani artisti e giornalisti di DoriaArt in progress hanno voluto realizzare tramite un documentario. Un film di 30 minuti, “Angri, la più bella storia”, che riesce a far dimenticare la barbarie architettonica della giungla urbana sarnese-nocerina – eredità indegna consegnata dagli anni ’60/’70 – permettendo allo spettatore di addentrarsi nelle bellezze di un paese piccolo ma ricco di storia. Le riprese sono del videomaker Jeanfranck Parlati, impreziosite dai testi della redazione composta da Luigi Novi, Luigi D’Antuono, Giuseppe Afeltra, Enrico Silvestri. Proprio il drone di quest’ultimo ha consentito riprese altrimenti impossibili, con cui lo spettatore può “volare” sull’intera città, ammirando il centro storico di Angri, i secolari Giardini, il Castello Doria – dove per due secoli ha vissuto una delle famiglie nobili più importanti d’Italia – la Collegiata di San Giovanni Battista, chiesa madre di Angri, la Congrega di Santa Margherita, la chiesetta dei Sette Santi Dormienti di Efeso fino ai luoghi del Beato Alfonso Maria Fusco, che il 16 ottobre sarà proclamato santo da Papa Francesco. Il patrimonio storico angrese viene scandagliato dall’occhio/telecamera di Parlati, mentre il giornalista Luigi Novi guida l’osservatore nel viaggio. Così si passa in rassegna la struttura interna ed esterna del castello Doria, esaltandone la storia: risalente al 1290, l’edificio è diviso in tre blocchi: le due torri concentriche, il cortile d’ingresso e il palazzo. I Doria, famiglia nobile di origini genovesi, vennero in possesso del feudo di Angri e del suo castello. Nel 1908 l’amministrazione comunale lo acquistò, trasformandolo in carcere mandamentale. Si passa quindi alla Collegiata di San Giovanni Battista, sede della statua del patrono della città e ospitante polittici e tele. Tra i protagonisti del documentario, due uomini santi del mondo cattolico: Alfonso Maria Fusco, già “beato” e presto canonizzato, e don Enrico Smaldone. Quest’ultimo, in particolare –dopo aver visto il film “La Città dei Ragazzi” – divenne il promotore per la realizzazione di una struttura che ospitasse i giovani in difficoltà. Storici castelli, affreschi, biografie di personaggi che hanno fatto la storia di un sud dimenticato. (da. spe.)

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