MUSICA

Da Pupetta a Bonnie P. «La passione è un rap. Io per sempre libera»

L’autrice salernitana lancia il suo nuovo singolo, “Scema”. «Vi spiego come le debolezze di ognuno diventano forza»

La scena musicale salernitana non è mai stata più viva di così. E tanti sono coloro che puntano a proporre la propria musica ad una platea sempre più estesa; e alcuni di questi, passo dopo passo e con non pochi sacrifici alle spalle, ci stanno davvero riuscendo. Una di questi è Bonnie P. Lei, al secolo Priscilla Sammartino, non è certo un nome sconosciuto a chi bazzica l’ambiente rap salernitano. Già da anni infatti, attraverso rime e barre grintose e ricche di anima, s’è ricavata il suo posto al sole nella scena locale, destreggiandosi in un oceano pieno di squali, specialmente quando l’artista in questione che sta cercando di farsi conoscere è una donna. Lo scorso venerdì Bonnie P ha rilasciato sulle piattaforme digitali un nuovo singolo, “Scema”.

La traccia è stata pubblicata con il supporto di Sony Music Publishing e Lussorio Piras, e tra le sue note nasconde il profondo desiderio di una rinascita. In questa canzone infatti l’artista salernitana pone l’accento sulle debolezze che ognuno di noi possiede, «ma che in realtà possono tramutarsi in veri punti di forza», come lei stessa spiega. D’altronde nel testo compare una frase che racchiude l’intero leit motiv del racconto in note della salernitana: “Ci vuole forza per restare fragili”. Anche quando tutto ciò che c’è intorno prova a far uscire il peggio dalle persone - in alcuni casi riuscendoci anche, e l’attualità ce lo sta insegnando più che mai - bisogna essere forti a sufficienza per custodire una purezza che potrebbe, per davvero, salvare il mondo. È così che “Scema” arriva sulle piattaforme, volando sulle ali di una donna, prima che artista, che esorta ad avere cura di se stessi, e a nutrire quell’amor proprio che troppe volte sparisce nel dimenticatoio. Una pacca sulle spalle, questo singolo, un inno per chi vuole essere libero e lotta ogni giorno per riuscirci. Un inno anche per chi, libero, lo è già.

La canzone arriva in un periodo in cui il dibattito sul ruolo della donna nella musica nostrana è quanto mai ricorrente: «Discriminazione? Io sono una che ha sempre avuto amicizie maschili, e forse proprio per questo la disparità di cui si tratta non l’ho avvertita - afferma Bonnie P. - Con il passare del tempo invece ho iniziato ad avvertirla sulla mia pelle, ritrovandola anche in quelle amicizie che mi portavo dietro. Venivo vista come la “mascotte”, e non come un’artista al pari degli altri». Quella che, agli esordi, era Pupetta - una rapper che arrivava dalla strada, conquistando con le unghie e con i denti le prime jam e battle - oggi è diventata Bonnie P, ma l’essenza non s’è dissolta nel tempo, anzi, s’è cementificata, donando forza ad un’artista che s’è saputa costruire da sola, portando sulle spalle il peso di una passione incancellabile, e che ancora oggi non riesce a smettere di gridare al mondo il proprio desiderio di libertà.

(an.pi.)