salerno

Corpo e teatro al Ghirelli

C’è un rapporto strettissimo tra corpo e teatro, ed è lo stesso rapporto che intercorre tra presenza e scena. Non si può contemperare un teatro senza corpo e questa simbiosi è al centro de “La femme...

C’è un rapporto strettissimo tra corpo e teatro, ed è lo stesso rapporto che intercorre tra presenza e scena. Non si può contemperare un teatro senza corpo e questa simbiosi è al centro de “La femme acéphale”, messinscena liberamente tratta dall’omonima prosa di Jacques Prevert per la drammaturgia e la regia di Libero De Martino, che i teatri delle Sguelfe porteranno in scena questo fine settimana (da venerdì a domenica), sul palco del Teatro Ghirelli di Salerno. Nella piece, una donna, giostraia, burattinaia, racconta la propria follia in un flusso di coscienza profondo e lacerante. Lei incarna la resistente, l’istinto di sopravvivenza, l’anima devastata, la bimba non cresciuta. A darle corpo è la bravissima Cinzia Annunziata, tanto brava che sarebbe difficile immaginare una Madame Della Fiera con un viso e una fisicità diversa dalla sua.