MUSICA

Ciclone Port Royal al Mumble Rumble

Proporranno i brani dell’ultimo lavoro “Wherare you now”

SALERNO. Cosa succede quando le teorie di Adorno, le riflessioni di Kierkegaard e le visioni di Benjamin si intrecciano ad un suono che schizza dal post rock più “trance” all’elettronica, strizzando un occhio ad ambient e shoegaze? Decadance potrebbe essere una delle risposte, ma non l’unica, perché i Port Royal, gruppo musicale genovese nato nel 2000 durante una festa, cresciuto a colpi di prove nella mitica Saletta di un centro storico da noir, forte di cinque album e diversi tour dall’ex Jugoslavia agli States, hanno un’anima così irrequieta che risulta difficile imbrogliarla nel recinto di una etichetta. Una certezza c’è. I lavori di Attilio Bruzzone (chitarra e tastiere), Ettore Di Roberto (pianoforte e tastiere), Michele Di Roberto (batteria), Emilio Pozzolini (campionario) e Giulio Corona (basso) emozionano per la capacità di dosare con soave grazia, classica contemporanea, elettronica minimale e psichedelica mai banale. Provare per credere: oggi, a partire dalle 22, saranno le star della serata del Mumble Rumble, in via Loria, a Pastena.

Come nascono i Port Royal?

Il gruppo nacque nell’estate del 2000 durante una festa sulla riviera genovese, in cui due amici di infanzia (Attilio ed Ettore) ritrovatisi quasi per caso alla fine del liceo, si annoiavano terribilmente. Da qui sorse l’idea di formare un gruppo in cui e con cui poter esprimere le proprie passioni musicali senza alcuna barriera.

Quali sono i vostri riferimenti?

Elettronica, shoegaze, techno, trance, post rock, ambient... Come ispirazioni letterarie , come è evidente dai titoli dei nostri pezzi, a farla da padrona è la filosofia, seguita subito dopo dalla storia. Adorno, Marx, Benjamin, Simmel, Kracauer, Luckas, Bloch, Kierkegaard, Hegel e molti altri. Un ruolo importante è anche giocato dai riferimenti alla storia dei Paesi comunisti prima e durante la guerra fredda, come testimoniano alcuni titoli dei nostri brani, come Spetsanz, Stasi, Hva.

Quali brani proporrete nel concerto salernitano?

Soprattutto quelli dell’ultimo lavoro Wherare you now, ma come sempre ci saranno anche alcuni pezzi tratti dai precedenti album e qualche inedito preparato per i live.

Cosa bolle in pentola?

Del futuro è sempre difficile parlare senza correre il rischio di venire impietosamente smentiti. Il prossimo fine settimana saremo in concerto a Praga e a febbraio uscirà per la n5MD un disco di remixes Where are you now, intitolato You Ware nowhere, a cui parteciperanno artisti significativi della scena elettronica mondiale. In più stiamo pensando a un nuovo disco che dovrà essere più cupo e minimal senza però abbandonare il nostro tipico sound.

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