Celebrazioni per il vino più “alto” d’Italia

A Cesa, in provincia di Caserta, una “due giorni” dedicata all’Asprinio di Aversa

CESA. Potremmo definirla semplicemente la “vite dell’aria” della Campania. Si sposa ai pioppi e vola, sale sempre più sù, come se avesse bisogno d’aria. L’Asprinio di Aversa è il vino più alto d’Italia, raggiunge con le sue viti anche i 15 metri arrampicandosi ai pioppi che fungono da tutori. Una tecnica di allevamento che risale agli Etruschi e viene difesa a denti stretti nelle piccole aree del casertano in cui resiste. Si tratta di alcuni comuni che appartengono al territorio in cui ricade la DOP Asprinio di Aversa, dove è in corsa un bel progetto di valorizzazione messa in campo dai comuni di Cesa, Succivo e Gricignano di Aversa, grazie al programma Operativo Complementare 2014-2020 della Regione.

Ad organizzare la due giorni - prevista per sabato 14 e domenica 15 gennaio - è l’amministrazione comunale di Cesa, in collaborazione con la Pro Loco. Visite guidate, rappresentazioni, concerti e degustazioni gratuite, in nome del patrimonio naturalistico dell’Asprinio e di quei contadini custodi che sono anche gli “uomini ragno” che ancora riescono a raccogliere l’uva a quelle altezze.

Perchè qui non si può meccanizzare ma solo tramandare attenzioni, esperienze, equilibri. Il “Viaggio nei sapori e nella tradizione Atellana all’ombra della Vite Maritata al Pioppo” prenderà il via sabato alle 11 con la piantumazione nella Villa Comunale di una vite di uva asprinia, col fine di sensibilizzare le nuove generazioni.

Alle ore 15.30 visita guidata nelle “grotte di tufo” (dove viene affinato l’Asprinio) nelle corti del centro storico e al Palazzo Marchesale. Il percorso sarà allietato dalle rappresentazioni teatrali a cura del gruppo l’Artes e le musiche dei “Figli di Cibele”. Alle 17, nella sede della Pro Loco in Piazza De Gasperi, degustazione guidata da un sommelier (gratuita su prenotazione prolococesa@libero.it). A conclusione il concerto dei “Rarecanova”.

Domenica 15 gennaio si partirà alle ore 10:30 con la visita all’alberata aversana d’inverno e degustazione di vino e prodotti tipici locali. Sarà possibile passeggiare tra la natura rigogliosa, tra tecniche e strumenti di coltivazione uniche al mondo. Anche questo percorso sarà segnato da scene teatrali e musica, mentre alle ore 19 chiuderà l’evento un concerto di musica corale nella chiesa di San Cesario Martire.

Antonella Petitti

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