Cataldo: la mia America 20 anni dopo

Domenica all’Augusteo il via alla nuova tournée. Il compositore salernitano: «Omaggio agli emigranti»

SALERNO. Dopo aver vinto due Premi Broadway World Italia 2014 con il musical “America”, il musicista e compositore Guido Cataldo si prepara ad una tournée che lo porterà in tutta Italia. Si comincia proprio a Salerno, con lo spettacolo in programma domenica 25 gennaio, alle ore 18, al Teatro Augusteo.

Cataldo, America compie quest’anno venti anni. Fu scritto nel 1995 ed approdò anche negli Stati Uniti e nel Canada.

«Sì. Abbiamo avuto oltre 40 repliche in Italia e all’estero. Con la regia di Gaetano Stella e questa storia scritta e musicata da me lanciammo un musical sul tema dei nostri emigranti».

In pratica tutto è nato da un ricerca sulle sue radici, una storia vera di emigrazione.

«La trama dell’opera è ispirata al viaggio che il musicista Bartolomeo Cataldo, mio nonno, intraprese realmente nel 1912, alla volta di un’America tanto lontana quanto ideale, in cerca di lavoro e di futuro».

La storia di alcune famiglie si incrocia con la grande Storia?

«Nell’epico viaggio che essi affrontano con coraggio, sono idealmente accompagnati da Madre Cabrini, figura eccezionale che, per la sua opera di assistenza ai nostri connazionali, nel 1946 verrà poi proclamata santa e protettrice degli emigranti».

Fra le tante musiche composte ad hoc, Guido Cataldo ha inserito anche un brano recuperato tra le carte antiche della propria famiglia…

«È una mazurka composta da mio nonno Bartolomeo e datata New Port, 1916. Ho voluto farlo come segno di riconoscenza per avermi trasmesso biologicamente la sua arte. E’ il tema strumentale su cui danzano e si presentano i personaggi di America: si intitola Seduzione».

Vent’anni dopo il musical viene ora riproposto con un cast d’eccezione…

«Il ruolo di mio nonno Bartolomeo è interpretato da Simone Sibillano, già protagonista di Jesus Christ Superstar, che firma anche la regia dello spettacolo ed ha vinto uno dei nostri due premi Broadway World Italia. Con lui c’è Chiara di Bari, splendida interprete di Esmeralda in Notre Dame de Paris».

L’altro premio è andato a Guido Cataldo.

«Ho avuto il Broadway World Italia per la miglior partitura originale e lirica. Lo dedico ai tanti emigranti che hanno avuto il coraggio di non soccombere e di ricostruirsi una vita».

In tempi difficili per lo spettacolo come si fa a promuovere un allestimento con una compagnia numerosa?

«Devo ringraziare alcuni sponsor, come il centro Nuovo Elaion, i Lions e il centro commerciale Le Bolle di Eboli. E so che il pubblico ci darà ragione».

Dopo Salerno?

«Per ora abbiamo altre tre date che ci attendono. A Eboli il 4 febbraio, al Teatro delle Rose di Sorrento il 6 febbraio e a Roma al Teatro Italia il 24 febbraio. Poi, forse, gli Stati Unti...».

Paolo Romano

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