IL RICONOSCIMENTO

Cassino anticipa Salerno e adotta Ferraoiolo

Dopo Battipaglia, Eboli e Calvanico, burattinaio cittadino onorario nel Frusinate. A Palazzo Guerra l’iter è al palo da 2 anni

Dopo Battipaglia, Calvanico, Crotone ed Eboli anche Cassino insignisce della cittadinanza onoraria Adriano Ferraiolo, il maestro burattinaio che continua la tradizione di famiglia di far divertire i più piccoli ma anche i grandi con Pulcinella e i suoi amici. La cerimonia di consegna delle benemerenza si terrà oggi nella città in provincia di Frosinone - con inizio alle 16 presso la sala del consiglio “Restagno” - proprio lì dove «da oltre 80 anni portiamo i nostri spettacoli - svela il maestro Ferraiolo -. È un onore e un piacere avere la cittadinanza perché vuol dire che abbiamo fatto bene in questi anni e che i cassinati sono contenti della mia arte e dell’arte che anche mio padre e mio nonno portarono in città». D’altronde Adriano Ferraiolo «ha dedicato la sua vita al teatro di figura animando con voce e movimenti le sue creazioni, i burattini di legno», si legge nella delibera che accompagna l’ambito riconoscimento.

«È una tradizione che si tramanda di padre in figlio da 161 anni, la famiglia Ferraiolo è testimone indiscussa a livello mondiale del teatro dei burattini. Adriano ha ereditato l’arte dal nonno e da papà Francesco, una responsabilità ché continua nel futuro, grazie ai figli e nipoti». Rimasto l'ultimo dei tre fratelli alla guida della compagnia, è un eterno ragazzo e «la gente di Cassino da 88 anni si ritrova al solito posto in piazza Labriola, per applaudire e assistere agli spettacoli di burattini, intere generazioni testimoni negli anni di questa elevata cultura tradizionale», si legge ancora nel provvedimento votato all’unanimità dal consiglio comunale. Un riconoscimento che il Maestro dedica «ai genitori e ai fratelli, che insieme hanno costruito nel tempo la famiglia più antica al mondo di burattinai campani. I cassinati sono cresciuti con pulcinella e compagni un legame forte, come il profumo delle caramelle, croccanti diffuse ogni sera in piazza». Uno spettacolo che verrà riproposto subito dopo la consegna della benemerenza visto che è in programma, per tutti, un teatrino completamente gratuito che la compagnia Ferraiolo donerà alla popolazione. Una cittadinanza onoraria che era attesa anche dalla città di Salerno ma che finora, nonostante da ormai due anni è stata depositata la richiesta, ancora non è arrivata.

Ma il maestro Ferraiolo non si ferma e continua a professare e far conoscere la propria arte che affonda le radici in un tempo lontano ma sempre attuale: «Addirittura mio padre quando andavo a scuola mi diceva di non fumare perché altrimenti avrei perso la voce per continuare a fare i burattinai». E Adriano lo ha seguito il consiglio, tanto che viene premiato non solo dai piccoli ma anche dai genitori e pure da Papa Francesco: «Mi chiese se facevamo divertire anche i poveri e io - sottolinea - gli ho risposto che quando vengo chiamato per spettacoli di beneficenza non prendo neanche il gasolio. E il Pontefice dopo aver mi detto “Bravo” mi ha dato anche un bacio sulla guancia. Naturalmente da quel giorno non l’ho più lavata». E quindi nonostante la tecnologia imperi tra le nuove generazioni, l’arte del reale che viene tramandata da fine Ottocento dalla famiglia Ferraiolo continua senza soste.

(nic.sal.)