L'EVENTO

Carmine Pascià, la storia del “beduino” di Altavilla finisce in palcoscenico

L’avventura del contadino che guidò la resistenza libica sarà portata nei teatri italiani da una compagnia bolognese

SALERNO - Compagnia teatrale bolognese mette in scena la storia di Carmine Iorio , contadino, che diventa guida della resistenza libica. Contadino tra Altavilla e Capaccio, soldato e guida della resistenza libica. Cristiano e musulmano. “Mentre aspettava la scarica, il soldato Iorio, cristiano e musulmano, disertore ed eroe, pensò che era la seconda volta che veniva messo a morte”. Dietro aveva due vite parallele. Due mogli e vari figli. Cancellato dalla storia, riemerge alla grande perché qualcuno va a rileggersi il diario dell’ufficiale veneto che comanderà il suo plotone di esecuzione nel 1928 nell’oasi di Gialo e lo trasforma in “Carmine Pascià”, il romanzo uscito dalla penna di Gian Antonio Stella . Il giovane contadino va alla guerra quando era bufalaro nelle terre del barone Ricciardi a Capaccio. L’altavillese Carmine Iorio nel 1913 si trovò nel deserto della Cirenaica con un fucile che funzionava male e la resistenza libica che aveva facile gioco a tenere l’esercito italiano intrappolato in pochi avamposti. Ora diventa il protagonista di una commedia teatrale della “Compagnia Fantasma” di Bologna che sta girando l’Italia a rappresentare momenti delle varie “resistenze”.

Oreste Mottola