alla feltrinelli si presenta L’antologia “C’è un sole che si muore”

Carlomagno, il noir e l’efferato omicidio in un palazzo di Trotula de Ruggiero

di DAVIDE SPERANZA Si tiene oggi pomeriggio, alle ore 18 presso la Feltrinelli, la presentazione dell’antologia “C’è un sole che si muore. Racconti gialli e neri di Napoli e dintorni” (Il Prato, pp.23...

di DAVIDE SPERANZA

Si tiene oggi pomeriggio, alle ore 18 presso la Feltrinelli, la presentazione dell’antologia “C’è un sole che si muore. Racconti gialli e neri di Napoli e dintorni” (Il Prato, pp.234, 12 euro). Una serie di storie, noir o gialli, ambientate in Campania, in particolare a Napoli ma anche in altre città, dove i luoghi ancora una volta diventano personaggi concreti che partecipano all'azione. Tra gli autori - Diana Lama, Paolo Calabrò, Luciana Scepi, Ugo Mazzotta, Sibyl von der Schulenburg, Francesco Costa, Vittorio Del Tufo, Alessandra Pepino, Riccardo Fabrizi, Diego Lama - c'è anche la salernitana Piera Carlomagno. La romanziera e giornalista firma una storia intitolata “Il messaggio”.

L’antologia nasce sotto l’organizzazione dell’associazione NapoliNoir, a cura di Diana Lama - che ne è anche presidente - e Paolo Calabrò. «La collaborazione con NapoliNoir è nata da subito, anche grazie al comune intento dell’associazione salernitana “Porto delle nebbie” – spiega Piera Carlomagno – Loro intendevano fare un’antologia sul noir campano e hanno chiamato gli autori che rappresentano le varie realtà della nostra regione. Ci sono racconti, ambientati nel Cilento, come quello di Lama, o a Caserta, soprattutto a Napoli. Il mio racconto è ambientato a Salerno, nel centro storico alto, che è forse la zona della città che amo e mi ispira di più. Nello specifico, l’ambientazione è nella parte alta di via Trotula de Ruggiero, in uno dei palazzi storici».

La storia vede protagonista uno scrittore-giornalista, che lavora di notte, e mentre sta scrivendo subisce l’irruzione di una poliziotta: non si è accorto di niente ma in quel palazzo è accaduto un omicidio efferato. Iniziano così le indagini. «I miei romanzi e racconti hanno un impianto giallo ma comunque contaminati dal noir, un genere che ha l'attenzione verso i luoghi e le realtà sociali dei posti. La narrativa di genere oggi è questo, è quasi al limite del giornalismo di inchiesta». Alla presentazione, oltre alla Carlomagno, saranno presenti Luciana Scepi, Ugo Mazzotta, Paolo Calabrò, con la moderazione di Brunella Caputo. Non è la prima antologia di racconti che trova nella stagione estiva il motore vero della narrazione. Piera Carlomagno aveva già presentato come curatrice l’antologia “I delitti della città vuota”, a Salerno Letteratura.

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