TEATRO

“Birre e rivelazioni”: settanta minuti da bere tutti d’un fiato

Parte la stagione alla Pasolini di Casa del Contemporaneo Il regista-attore Laudadio: «Omossessualità tema centrale»

SALERNO. Otto birre per un unico atto, da bere in settanta minuti: si apre così, questo fine settimana (stasera alle ore 19 e domani alle ore 18) la stagione teatrale di Casa del Contemporaneo, sul palco della Sala Pier Paolo Pasolini. Parliamo di “Birre e rivelazioni”: uno spettacolo che a giorni va in scena al Piccolo di Milano, scritto da Tony Laudadio che ne è interprete principale insieme ad Andrea Renzi, e prodotto da Teatri uniti.

Ma il protagonista è nessuno dei due personaggi interpretati ma un terzo, continuamente evocato che però non compare, mai. Tutto ruota intorno a lui: il figlio e la sua generazione con i suoi psicodrammi, l’incognita del futuro e il traforo emotivo nei ricordi del passato. La sua assenza sulla scena, come sottolinea l’autore, “illumina tutto il testo”. Basta il tempo per consumare otto birre per capire che ciò o meglio chi ci sembra di conoscere è poco e vale per chiunque ma persino del proprio figlio. L'unica certezza è il vero enigma. Sulla scena troviamo Marco e Sergio. Il primo possiede una birreria e l’altro è un suo cliente, professore in un liceo. Al bancone del bar, complice l'alcool che incoraggia l’affiatamento, i due parlando di tutto, si aprono.

«La divisione del testo in otto birre – spiega Tony Laudadio – pone subito una questione centrale: è una riflessione seria o solo un delirio etilico? Come al solito, con quello che amo scrivere, lo spettacolo deve stare sul confine». Continua il regista: «L’omosessualità è qui un tema centrale e però, allo stesso tempo, mano a mano diventa marginale. Il sesso, qualunque esso sia, diventa unico, univoco, universale, proprio perché in qualsiasi atto d’amore la sostanza assume caratteri che vanno al di là dei corpi».

Settanta minuti senza sosta che inaugurano il cartellone nel solco di un disegno comune tra le tre anime che la abitano: la compagnia di Enzo Moscato, le Nuvole e la Fondazione Salerno contemporanea. Una “casa che accoglie ed è abitata da più personalità” e che si fonda sui linguaggi della contemporaneità, abbracciando tutte le età e generazioni del pubblico teatrale. Ai più piccoli è dedicata la stagione Young che l'Associazione Casa del Contemporaneo rivolge a famiglie e scuole e che andrà avanti tra la sala Pasolini di Salerno e il Teatro dei Piccoli di Napoli, seguendo una programmazione congiunta, una vera e propria rete tra le due città, dedicata al giovane pubblico e alle loro famiglie. Il prossimo appuntamento è atteso il 10 e 11 dicembre, con Roberto Latini che presenta la sua versione de “I Giganti della Montagna”. Infoline: 081 2395653.