Benvenuti a Petrademone tra Frida e Border collie 

Domani alla Feltrinelli la presentazione del romanzo di Manlio Castagna Il vice direttore di Giffoni Experience: «Scrivere è un’occasione per guarire»

Prendete la bambina dai capelli rasati dotata di poteri psichici di Stranger Things, il clown che George di It intravede nelle fogne, l’Ulthar di Lovecraft dove nessuno può uccidere un gatto e pure Randolph Carter che perde la chiave della Porta dei Sogni, una spruzzata de “La torre nera” di Stephen King in salsa Marvel e tutto l’amarcord iconografico del cinema americano anni Ottanta, con una dose abbondante di Guillermo del Toro, a partire da “La spina del diavolo”. Bene. Ora siete pronti ad innamorarvi di “Petrademone - Il libro delle porte”, che Mondadori ha scelto di pubblicare nella sua collana di punta per ragazzi, praticamente sullo stesso scaffale dove potrete trovare “Le cronache di Narnia”. L’autore è il salernitano Manlio Castagna, classe ’74, con alle spalle due pubblicazioni, “Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti” e “Io e il cane”. Per il vice direttore artistico del Giffoni Experience, è il primo romanzo. Ed il debutto è in grande stile: non solo perché il colosso Mondadori ha deciso di “griffare” il fantasy gotico scritto di getto in due mesi come “terapia”, ma anche perché uno dei più talentuosi autori della tv made in Italy, Ivan Cotroneo, è già al lavoro per farne una serie dopo l’acquisto dei diritti televisivi. Del resto “Petrademone” è il primo tassello di una saga solo all’apparenza pensata per i ragazzi, visto che il target a cui l’opera è destinata è assolutamente eterogeneo. Niente è casuale: Petrademone è il nome dell’allevamento di Borde collie dove Castagna acquistò il suo cane. La sua morte è stata la spinta a mettere, nero su bianco, un magma di emozioni che facevano a cazzotti tra stomaco, cuore e polmoni, mentre il cervello era proiettato a Frida, sua figlia, che guardacaso è il nome della protagonista. «Ho sempre pensato che un problema vada vissuto come possibilità di esplorare le proprie risorse – spiega Castagna – Per questo ho deciso di scrivere per cercare di elaborare quello che mi stava succedendo. Lo faccio anche oggi, anche se l’esperienza con Mondadori mi ha insegnato a seguire un percorso di scrittura più professional. Ma resto fermamente convinto che ogni terremoto sia un’occasione per guardare all’altrove».
E così è nata una storia dove avventura e introspezione si fondono in un mix perfetto. «Quando arriva a Petrademone, la tenuta fra i monti in cui gli zii allevano Border collie, Frida è chiusa in un bozzolo di dolore. Ha perso entrambi i genitori e l’unica cosa che le rimane di loro sono brandelli di ricordi in una scatola. Ma in quello che potrebbe essere il posto ideale dove guarire le ferite dell’anima, qualcosa striscia nell’ombra sotto la grande quercia. I cani della zona spariscono senza un guaito, come se un abisso li avesse ingoiati. La zia, colpita da una malattia inspiegabile, rivela a Frida un importante segreto di famiglia. Insieme ai suoi tre nuovi amici e altri improbabili alleati, la ragazza si ritrova così a indagare fra strani individui che parlano al contrario o per enigmi, un misterioso. La nebbia si alza densa a Petrademone, e per Frida, Tommy, Gerico e Miriam comincia l’Avventura, quella che cambierà le loro vite per sempre». Il libro sarà presentato domani alle 18 presso la libreria Feltrinelli. Con l’autore, la giornalista Francesca Salemme, letture di Orazio Cerino.
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