Avitabile presenta “Lotto infinito”

Il cantante alla Feltrinelli con il suo ultimo disco. «Ispirato da uno striscione»

SALERNO. Dopo ben quattro anni dall’ultimo disco “Black Tarantella”, ieri è stato presentato alla Feltrinelli di Salerno il nuovo album di inediti di Enzo Avitabile “Lotto infinito”, il primo prodotto per Sony Music Italy. Il compositore, cantante e polistrumentista partenopeo, durante tutta la sua carriera ha pubblicato un totale di 19 dischi e collaborato con un elenco di artisti conosciutissimi nel panorama mondiale.

«Il nome viene da uno striscione appeso a una ringhiera di una casa popolare di Ponticelli a Napoli su cui c’era scritto “Lotto zero” – spiega Avitabile – Mi ha colpito molto perché lo zero era stato scritto con il simbolo di infinito e io, da artista, ho voluto vederci qualcosa di più grande, che andasse oltre».

E aggiunge: «Con questo album ho cercato di dare voce ad una realtà sociale attraverso canti di speranza. La musica, infatti, può affrontare con eleganza e delicatezza determinate tematiche difficili. Ho voluto trasmettere un messaggio importante dando rilevanza a situazioni delicate».

Il nuovo album di Avitabile, infatti, si apre a temi sociali ed all’attualità raccontando storie di migranti, emarginati e diseredati attraverso sonorità che spaziano tra il blues e melodie molto più classiche. “Lotto infinito” è un disco cosmopolita e si compone di 14 brani e vanta della partecipazione di alcuni tra gli artisti più rappresentativi del panorama italiano e internazionale.

A rendere ricco l’album, infatti, sono le voci di Giorgia, Francesco De Gregori, Mannarino, Renato Zero, Caparezza, Angela e Marianna Fontana, Daby Tourè, Pippo Del Bono, Paolo Fresi, Giovanna Marini, Hindi Zahra e Lello Arena.

Un parterre di collaborazioni capace di toccare le diverse fasce generazionali della musica italiana che incanta sia il pubblico più giovane che quello adulto.

«Alcune canzoni di “Lotto infinito” sono duetti, come quello con Francesco De Gregori o quello con Hindi Zahra – spiega l’artista –. Con Giorgia invece ho voluto far risaltare la sua immensa vocalità che al meglio ha fatto risaltare il testo della canzone. L’ho immaginata come se cantasse da Scampia. Più che un duetto è un dialogo: lei da un piccolo punto canta all’universo».

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