LA STORIA

Anna D’Ascoli, postina delle lettere di guerra

Ha compiuto 100 anni la nonnina che leggeva ai cittadini di San Cipriano Picentino le missive scritte dai soldati dal fronte

La “postina” delle lettere di guerra ha compiuto 100 anni. Si tratta di Anna D’Ascoli di San Cipriano Picentino che è uscita anche di casa accompagnata dai suoi quattro figli per recarsi al Palazzo delle Culture per essere festeggiata dall’amministrazione comunale guidata da Sonia Alfano e naturalmente da parenti e cittadini. La longeva nonnina Anna è molto conosciuta e a distanza di tanti anni numerose persone, soprattutto anziane, conservano ancora il ricordo di quanto unica persona del paese che sapeva leggere e scrivere, utilissima nel periodo della Seconda Guerra Mondiale perché oltre a fare la sarta era anche la scrivana di guerra. Molte mamme infatti si recavano da lei per fare scrivere le lettere da inviare ai propri familiari militari che erano impegnati in guerra. «Di giorno facevo la sarta - ha ricordato Anna D’Ascoli - non avendo tempo solo di notte ero costretta a scrivere le lettere che mi venivano a chiedere i miei compaesani. Ricordo una signora che abitava vicino casa mia, Falivene, per sette anni gli ho scritto messaggi indirizzati al marito che era poverino prigioniero in Australia. Mi metteva tanta tristezza quella donna. Ora sono morti tutti e due. Io sono ancora qua, ho 100 anni ma non ci credo». Anna ora vive con la figlia Rosa alla frazione Pezzano e conserva tanti altri ricordi: «Ricordo lo sbarco del 21 giugno 1943 avvenuto a Salerno. Non vi dico quello che ho visto: una strage. C’erano morti ovunque. Non dimenticherò mai quelle assordanti sirene che annunciavano l’arrivo dei bombardamenti. Scappavamo tutti impauriti nei locali sotto terra e nelle cantine. Ricordo la nostra casa di campagna a San Cipriano Picentino, arrivarono i carri armati, nel terreno rovinarono tutto il raccolto, buttarono giù il nostro duro lavoro nei campi. I vigneti furono tutti distrutti dai mezzi militari». E poi naturalmente non può sottolineare la vita di stenti: «Mangiavamo la minestra secca. Mio padre è morto all’età di 50 anni. Eravamo 11 figli e io avevo appena 10 anni». Nonna Anna è stata anche un’ottima sarta ricamatrice: «Ho cucito tante cose, molte ragazze venivano da me per imparare. Ho realizzato tanti vestiti alle spose e tra queste la nonna dell’attuale sindaco Alfano. Ricordo abitavano a Montevetrano». Tra le tante cose che nonna Anna ha fatto nella sua vita pure l’insegnante di catechismo: «Tante ragazze in parrocchia hanno seguito le mie lezioni religiose. Ero iscritta al Sacro Cuore di Gesù, parliamo del 1938. Il parroco della chiesa allora era don Felice Voto». E del suo matrimonio con Agostino Pisaturo cosa ricorda? «Ci siamo conosciuti perché abitavano vicino. - ha risposto - Mio marito da giovane era un ciclista, ha gareggiato assieme a Fausto Coppi. Poi quando ci siamo sposati il 26 giugno del 1947 ha abbandonato l’attività sportiva. La mia luna di miele fu a Pompei dalla Madonna. Dopo un anno arrivò il mio primo figlio Pellegrino, poi Rosita, Maria e Imelzo». Ora ha cento anni ben portati: «Non proprio. - ha concluso - Da quando è morto mio marito Agostino, dieci anni fa, accanto a me nel nostro letto, sono una donna spenta con la mente, ma non con il cuore».

Piero Vistocco