“Amare l’arte”, volti e nature morte in mostra

Personale antologica delle opere pittoriche di Dora Anzalone in una sorta di narrazione temporale

di LUCIA D’AGOSTINO

Sarà ape. rta al pubblico fino al 19 ottobre la mostra “Amare l’arte” di Dora Anzalone allestita al secondo piano del Palazzo della Provincia di Salerno visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19. Si tratta di una personale antologica delle opere pittoriche di Dora Anzalone che per la prima volta ha riunito i suoi lavori raccogliendoli in una sorta di narrazione temporale che segna l’evoluzione prima che artistica emozionale della sua storia creativa. Opere recuperate anche da privati, a cui ormai appartengono, per tessere un filo continuo tra l’inizio della sua carriera artistica e gli ultimi lavori che ne testimoniano la crescita tematica, tecnica ed estetica. Si tratta di quadri tra i più significativi del suo percorso professionale, attraverso i quali emerge un approccio realistico e allo stesso tempo emotivo, fatto di passioni umane ma anche stilistiche, legati come sono ad una sapienza tecnica, derivante dalla lunga esperienza, che però non trascura mai la sperimentazione soprattutto cromatica delle sue rappresentazioni. Non traspare mai superbia dai suoi ritratti, dalle sue composizioni, un approccio umile, insomma, alla pittura che le consente di mantenere vivo l’entusiasmo dei suoi primi approcci. L’esposizione è stata organizzata da Luciana Esposito e Jole Mustaro, rispettivamente presidente e direttrice artistica dell’associazione Bellizzi arte e sociale, con la supervisione e la curatela di Anna De Rosa, oltre al patrocinio della Provincia di Salerno. La raccolta delle tele diviene così un omaggio alla passione pittorica della Anzalone, un’artista che negli anni ha portato avanti un discorso che va al di là delle mode e dei linguaggi contemporanei, ma segue un’ispirazione intima e introspettiva, anche molto femminile, segnando oltre all’evoluzione dell’artista anche quella della persona, della donna. Si susseguono così i volti di attrici hollywoodiane come Grace Kelly, Liz Taylor e Marilyn Monroe a quelli di Charlie Chaplin e Sanlio e Ollio; nature morte e squarci di città sempre dipinti in uno stato di grazia dove l’inquietudine è assente, mentre molti paesaggi fanno da sfondo a corpi di donne in equilibrio con la natura, quella tanto amata e rappresentata da grandi rose, il suo fiore feticcio.

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