salerno

All’Augusteo il musical in lingua originale sulla first lady argentina

Doppia rappresentazione mattutina per gli studenti. E sulla vita di Eva Perón anche un dibattito con gli attori

SALERNO. Dell’inganno che si annida in ogni passione si racconta nel musical dedicato a Eva Peròn, in scena questa mattina per gli studenti (ore 9 e alle 11,30 in replica) sul palco del teatro Augusteo di Salerno. “Eva Perón, The Musical” è una delle cinque produzioni in lingua originale, pensate in tre diverse lingue (inglese, francese e spagnolo) nell’ambito del cartellone della rassegna Palkettostage che, quest’anno ruota intorno al tema “passioni e inganni”.

La produzione in lingua spagnola è un musical sulla vita di una delle figure femminili più significative della storia del Novecento qual è la first lady argentina Eva Duarte de Perón. Ed è attraverso le parole dell’artista Jorge Manrique che il regista José Luis Matienzo spiega il suo lavoro sul personaggio: «Le nostre vite sono i fiumi che sfociano nel mare». Nel raccontarla, Matienzo parte dalla storia di una ragazza di umili origini, figlia illegittima e cresciuta in povertà, di lottare per cambiare il corso del proprio fiume, la propria vita, e farla sfociare in un mare diverso da quello che il destino aveva previsto per lei.

Oggi che povertà e sottomissione limitano lo sviluppo personale e sociale delle donne, agli spettatori viene lasciata la libertà di giudicare l’etica dei mezzi utilizzati da Eva per creare un “nuovo solco” percorribile poi da “giovani acque” alla ricerca di un futuro più giusto, più sociale e più umano. Interessante l'evoluzione scenica che propone costumi fedeli allo stile dell'epoca e soprattutto riflette il percorso di Eva e la sua scalata sociale: dalla semplicità di un abito da ragazzina, al costume sfarzoso da first lady d’Argentina, alla sobria eleganza di abiti di taglio maschile.

Tutta l’opera è permeata della cultura del tango, originaria dei bassifondi delle metropoli argentine, grazie al personaggio del celebre cantante Magaldi e alle numerose canzoni interpretate dal vivo dagli attori madrelingua che sottolineano i passaggi fondamentali della storia, come “La Muchacha del Circo”, “Canción de Buenos Aires”, “Cóntame una Historia”, “Santa Maria”. Incisiva e essenziale è la scenografia che pone in rilievo l’intensità drammaturgica affidata al gesti degli attori in scena; i diversi ambienti sono caratterizzati da oggetti ed elementi mobili che rimandano al contesto storico, mentre videoproiezioni e filmati di repertorio la arricchiscono ulteriormente, rendendo suggestivo e avvincente lo spettacolo. La direzione artistica è di Cetti Fava. Al termine della performance verrà stimolata la riflessione sul tema grazie a un dibattitto con gli studenti perché l’esperienza teatrale non resti fine a se stessa ma diventi un importante occasione di confronto.

Alessandra De Vita

©RIPRODUZIONE RISERVATA