Teatro

Al Verdi la cantata dei Pastori con Peppe Barra

Da giovedì 7 a domenica 10 gennaio lo spettacolo che ci ricorda ancora l'atmosfera natalizia

SALERNO. A ricordarci che l’atmosfera natalizia è ancora nell'aria ci pensa la ripresa del cartellone del teatro Verdi che da giovedì 7 (ore 21) a domenica 10 gennaio propone al pubblico l'opera teatrale musicale “La cantata dei Pastori”, di e con Peppe Barra, che ne firma anche la regia.

Scritta alla fine del Seicento (1698) da Andrea Perrucci l’opera per vari motivi, tra cui la censura, per più di tre secoli, è stata continuamente rappresentata e rimaneggiata.

L'hanno riadattata anche Paolo Memoli e Peppe Barra, che aveva già interpretato l'opera al fianco della madre Concetta.

La cantata dei pastori vanta le musiche originali di Roberto De Simone, Lino Cannavacciuolo, Paolo Del Vecchio e Luca Urciuolo su scene di Emanuele Luzzati e Tonino Di Ronza, con i costumi di Annalisa Giacci e le coreografie di Erminia Sticchi. Ad accompagnare Peppe Barra (nei panni di Razzullo) in scena una folta compagnia di attori quali Teresa Del Vecchio (Sarchiapone), Patrizio Trampetti (Cidonio e Diavolo Oste), Maria Teresa Gorga (zingara e Gabriello), Lello Giulivo (Demonio), Fabio Fiorillo (Ruscellio), Francesco Viglietti (Armenzio), Andrea Carotenuto e Chiara De Girolamo nelle vesti di Giuseppe e Maria Vergine, cui si aggiunge il piccolo Giuseppe De Rosa nel ruolo di Benino.

La Cantata dei Pastori è la storia delle traversie di Giuseppe e Maria che da Nazareth devono giungere a Betlemme. Nel difficile viaggio vengono accompagnati da due figure popolari napoletane: Razzullo, lo scrivano assoldato per il censimento, e Sarchiapone, 'barbiere pazzo e omicida', maschera ispirata quasi direttamente dalla tradizione popolare dei Pulcinella e antesignano di Felice Sciosciammocca.

Sarchiapone è la dimostrazione delle varie sovrapposizioni e aggiunte delle tradizioni delle Cantate.

Questo personaggio infatti non esisteva nella versione originale di Perrucci. Fu introdotto per rendere meno paludata la rappresentazione, per adattarla al gusto del pubblico e via via si è andato ritagliando un ruolo sempre più importante.

Anche nella tradizione iconografica del presepe i personaggi hanno un nome e un ruolo, sia perché Andrea Perrucci lo ha scritto, sia perché tre secoli di rappresentazioni lo hanno trascritto e rappresentato.

In questo nuovo allestimento il poliedrico artista partenopeo offre una sorprendente lettura dell'opera con la creazione di nuovi contrasti recitati, cantati e mimati, stupendi pezzi di teatro raffinati miscelati sapientemente con la tradizione popolare , il canto e la comicità. Ancora disponibili ingressi al botteghino del teatro, infoline 089 662141.

Peppe Barra incontrerà il pubblico nell'appuntamento " Giù la maschera", moderato da Peppe Iannicelli, domani alle 18.30, ingresso libero.

©RIPRODUZIONE RISERVATA