IL PREMIO

Al nocerino Granato le tre Rosette

di SALVATORE D’ANGELO Ha conquistato il Regno Unito e gli ispettori dell’AA, British Automobile Association, con i suoi piatti. Importantissimo traguardo per lo chef nocerino Arturo Granato. Metà...

di SALVATORE D’ANGELO

Ha conquistato il Regno Unito e gli ispettori dell’AA, British Automobile Association, con i suoi piatti. Importantissimo traguardo per lo chef nocerino Arturo Granato. Metà della sua vita l’ha trascorsa dietro ai fornelli, alcuni tra i più prestigiosi d’Italia e Gran Bretagna. Trentaquattro anni, nato e cresciuto a Nocera Inferiore, Arturo Granato sta mietendo notevoli successi nelle cucine dei più prestigiosi ristoranti europei. Risultati personali, ma anche riconoscimenti pubblici. Chef executive dal febbraio 2015 all’Avista di Londra, Arturo è stato insignito delle tre Rosette rilasciate dell’Automobil club di Irlanda e Regno Unito. Un premio al pari delle forchette del Gambero rosso, che potrebbe aprire le porte al sogno di ogni cuoco, le stelle Michelin. Le Rosette AA sono assegnate a ristoranti con standard molto alti per eccellenza culinaria. Arturo si è diplomato all’Ipsar “Domenico Rea” di via Napoli, a Nocera. Ha cominciato a muovere i primi passi nelle cucine a diciassette anni. Prima dietro i fornelli di qualche ristorante cittadino poi, subito dopo il diploma, nel Salernitano, al ristorante Capo d’Orso. Poi si è trasferito al Vecchia Lugana di Sirmione, una stella Michelin per 30 anni. Esperienza a cui è seguito il salto al De Pisis dell’hotel Bauer di Venezia, un cinque stelle lusso conosciuto in tutto il mondo. Nella cucina della laguna è stato accanto allo chef Giovanni Ciresa, tra i più talentuosi cuochi italiani con un passato all’Enoteca Pinchiorri di Firenze, tre stelle Michelin. Poi il trasferimento a Londra e il successo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA