Al coperto e senza tetto nel segno dell’arte

Apre i battenti presso lo spazio Fedele di Nocera Inferiore una collettiva dedicata al contemporaneo

Ri-scrivere il tempo presente. Quello dell’arte, ma anche quello di un labirinto umano fatto di ribellioni, inquietudini e tensioni alla salvezza. È questo lo spirito di “Al coperto e senza tetto”, la collettiva che apre oggi i battenti presso lo spazio Fedele Studio a Nocera Inferiore. La mostra, progettata e curata da Massimo Maiorino – che ne accompagna il percorso con il suo testo critico – vede protagonisti dieci artisti: Victoria Cojocaru, Ferdinando Fedele, Erika Godino, Alfredo Maiorino, Francesco Pietro Neri, Maria Grazia Piperno, Sebastiano Dammone Sessa, Michele Spina, Giovanni Timpani, Francesco Votano, mentre l’allestimento è curato dall’architetto Pier Giuseppe Fedele. «Alla fine del moderno, tra i brandelli della storia e tra i frammenti di un discorso che persegue la totalità nella dispersione e nella combinazione, l’arte è tornata “liberamente a tessere le proprie arguzie e a lavorare sulla propria dinastia senza rimozioni né cesure“ – scrive Maiorino – In questo spazio liquido prende così a configurarsi una nuova teoria della Wunderkammer, segnata dal richiamo di Lyotard ad “abitare la postmodernità“, esemplificazione di un nuovo modello epistemologico che sfugge all’illusoria chiusura di Leibniz e all’illusoria apertura di Husserl, per essere simultaneamente aperto e chiuso, come la duchampiana Door: 11, rue Larrey». E al coperto e senza tetto, aperto e chiuso è, al tempo stesso, come nell’ossimoro di Gustav Renè Hocke, anche il dialogo tra le opere di dieci artisti. Diversissimi tra loro per cifra stilistica, percorso laboratoriale e anagrafe, capaci però di partecipare alla stessa armonica partitura nel segno di un’arte declinata in tutti i suoi molteplici linguaggi, dalla pittura alle installazione, dalle tecniche grafiche al disegno e al libro d’artista. Un viaggio nel contemporaneo, quello che lo studio Fedele propone all’occhio di chi guarda, che sembra farsi “romanzo di idee”, raccogliendo al contempo i contributi di chi l’opera l’ha realizzata e di chi ne fruisce. Aperta fino al 13 maggio in via Luigi Battipaglia 4 a Nocera Inferiore.(b.c.)

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