Teatro

Ad Eboli quelle “Settaneme” delle credenze a Sud di Salerno

Nuovo appuntamento all'Italia. Stasera. Si alza il sipario sul quarto degli otto spettacoli previsti per la stagione  2015/’16 con  l'opera dell'ebolitano Di Donato

EBOLI. Nuovo appuntamento al Teatro Italia. Martedì 26 gennaio (alle ore 21.00) si alza il sipario sul quarto degli otto spettacoli previsti per la stagione teatrale 2015/’16. Va in scena lo spettacolo dal titolo “Settaneme” con regia dell’ebolitano Bruno Di Donato. La rassegna teatrale è patrocinata dal Comune di Eboli, in collaborazione con il Rotary Club e l'associazione Colpo di Scena.

“Settaneme”, spettacolo musicale portato in scena per la prima volta ad Eboli dalla Compagnia di Teatro del Bianconiglio presieduta, appunto dall'ebolitano Bruno Di Donato, ha ottenuto un’infinità di riconoscimenti, tra cui il primo premio come autore teatrale della XXIV edizione del Premio Nazionale Megaris, considerato dagli addetti ai lavori tra i più prestigiosi della Campania. Il lavoro teatrale si è aggiudicato anche il premio come miglior allestimento scenografico al “Campania Felix 2014”; ha vinto il premio Schegge di Teatro 2015; si è aggiudicato il Premio nazionale “FItalia”; ha trionfato anche al Premio Giuria al Festival Internazionale di Viterbo. Di recente è stato insignito anche del Premio “Maschera d'Oro” come miglior spettacolo.

L’opera inedita racconta e ripercorre molti dei personaggi e delle storie che fanno parte del folklore del sud salernitano, attraverso testi e musiche originali composte da Bruno Di Donato ed arrangiate da Christian Peduto, tastierista del gruppo rock Grammophone.

Il racconto teatrale, è ambientato in un limbo ultraterreno, un non luogo e i protagonisti sono personaggi locali realmente esistiti, ispirati al libro di Giuseppe Barra “Credenze popolari, magia e religiosità al sud di Salerno”.

La strega Angelella Russi, don Domenico Cerruti, un parroco corrotto ebolitano del 1765, Niccolò De Troiano, avvocato assassinato e seppellito nel sarcofago della chiesa della Madonna del Carmine in Eboli, ‘a Strangulatora del quartiere Caccone (ora Cavone), la vergine Isabella Marcangione uccisa dai fratelli per gelosia e infine, Natalina ‘e Campuluong.

La rappresentazione commossa degli esseri passati e trascorsi diventa un’intuizione che non è né storiografica né mitica, bensì afferente alla misteriosa natura della lingua che gli nega ogni sostanzialità e lo confina fra le ombre della stabilità illusoria.

Nel casti figurano: Bruno Di Donato, Umberto Del Priore, Lucia Lanzara, Angela Matonti, Daniela Della Rocca, Sara Rocco, Serena Urti. Icostumi sono a cura di Mara Caputo; il trucco è affidato a Matonti- Della Rocca; la scenografia è di Enzo Greco; disegno e luci di Benito Ruggia ; composizione strumentale affidata a Peduto-Di Donato.

Sono ancora disponibili, per lo spettacolo di stasera, biglietti di Platea (al costo di 15,00 euro) e di Galleria (al prezzo di 10,00 euro). Info: 0828365333.

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