premio a Washington

Acunzo, “Eccellenza” italiana per il cinema

SALERNO. L'attore salernitano Nicola Acunzo ha vinto il Premio Eccellenza Italiana per il Cinema. La consegna avverrà a Washington sabato. È la giuria presieduta da Santo Versace che ha scelto di...

SALERNO. L'attore salernitano Nicola Acunzo ha vinto il Premio Eccellenza Italiana per il Cinema. La consegna avverrà a Washington sabato. È la giuria presieduta da Santo Versace che ha scelto di premiare l'attore di "Vallanzasca-Gli Angeli del Male". Con la sua opera prima "Il Silenzio di Lorenzo", Acunzo ha riportato alla luce un caso di cronaca italiana ormai dimenticato e legato al territorio della provincia di Salerno: la misteriosa scomparsa del sindaco di Battipaglia Lorenzo Rago avvenuta negli anni '50. Attore versatile, Acunzo in questi giorni è nelle sale cinematografiche anche per un ruolo nell'ultimo film di Vincenzo Salemme "E fuori nevica” - campione di incassi ai botteghini - dove interpreta l'esilarante fruttivendolo che duetta con l'"Avvocato saponetta" (Maurizio Casagrande). Ma in precedenza ha fatto parte del cast di pellicole come "Le Rose del Deserto" di Mario Monicelli, "Il Grande Sogno" di Michele Placido e "Baciami Piccina" di Roberto Cimpanelli.

Dagli States, Acunzo porterà a casa anche un altro riconoscimento, con la sua prima opera da regista (prodotta da Giuseppe Esposito) ha vinto infatti anche il Premio Internazionale del Cortometraggio Dino De Laurentiis. Il film di Acunzo ruota intorno ad uno dei misteri italiani mai risolti. E’ il 1953 quando l’imprenditore scompare nel nulla. I suoi amici democristiani vorrebbero candidarlo ma Lorenzo non accetta quando comprende che il suo socio Gustavo è vicino ad ambienti camorristici. Per contrastare la mala politica si candida personalmente con il partito dell’Uomo Qualunque. Diventato sindaco, Lorenzo Rago si mette pubblicamente contro gli uomini di malaffare. Alcuni anni dopo, mentre era di ritorno a casa, Lorenzo scomparve nel nulla: unico indizio, il ritrovamento della sua automobile accesa con gli sportelli ancora aperti. Dell’intera vicenda nessuna traccia, nessun processo, nessun colpevole. (pa. ro.)