Il rito

A Salerno Via Crucis nel segno della tradizione

Domenica la 29esima edizione: gli studenti saranno figuranti

SALERNO. Sarà una Domenica delle Palme che farà rivivere davvero la Passione di Cristo in Palestina. La XXIX Via Crucis in costume d’epoca nel centro storico di Salerno si svolgerà nel pomeriggio del 20 marzo, per iniziativa della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie e di San Bartolomeo, in sinergia con le parrocchie del Volto Santo e Medaglia Miracolosa. Ieri mattina la conferenza stampa a Palazzo di Città, per un evento che si avvicina ormai al trentennale.

Dal tradimento di Giuda, al processo davanti al Sinedrio, dalla condanna a morte pronunciata da Pilato fino alla morte in croce. Il corteo inizierà alle 18.30 con la scena dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme in piazza Flavio Gioia, per concludersi con la processione che accompagna Gesù morto da Piazza Abate Conforti, luogo della crocifissione “fino alla Chiesa di S. Maria delle Grazie - spiega il parroco della stessa, don Alessandro Gallotti - dove sarà, poi, possibile sostare in adorazione del Cristo”.

Tre mesi di preparazione per una manifestazione che si caratterizza anche per il grande coinvolgimento degli abitanti della Salerno antica, intere famiglie, commercianti, artigiani, bambini, chiamati ad impersonare i 130 figuranti, tutti non professionisti. I costumi sono invece quanto mai coerenti, essendo noleggiati presso le ditte che forniscono costumi per i set cinematografici.”In tutti questi anni - spiega Giovanni Giordano, responsabile dell'organizzazione - tranne rare eccezioni come per Mimmo Schiavone che in varie occasioni si è calato nei panni di Ponzio Pilato, non abbiamo mai chiesto a professionisti dello spettacolo di interpretare i vari ruoli, ne la declamazione dei brani del Vangelo di Giovanni è stata affidata ad esperti di dizione, per conservare lo spirito popolare della manifestazione, che, ci tengo a sottolineare, non è una processione ma, un racconto a episodi, dal vivo, del calvario compiuto da Gesù prima di morire. Per questo consiglio, per poter vivere i vari momenti intensamente, di non seguire i figuranti ma di raggiungere in tempo i luoghi che ospiteranno le varie scene, segnalati nel manifesto, sfruttando i vicoli che li congiungono”. A vestire i panni del tempo di Gesù ci saranno anche i piccoli studenti delle scuole primarie Monterisi e Don Milani. (pa. ro.)

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