L'appuntamento

A Salerno, Cerri e Onorato per un jazz d’autore

Venerdì 4 novembre la presentazione del nuovo lavoro discografico allo store Disclan

SALERNO. Nel 2005 lo aveva già avuto al suo fianco nel disco “Four Brothers” oggi il sodalizio tra Antonio Onorato e Franco Cerri dà vita a un capito nuovo nella lunga discografia del chitarrista napoletano. S’intitola semplicemente “Antonio Onorato & Franco Cerri” (Abeat) ed è l’incontro tra uno dei più innovativi musicisti della scena italiana con il decano del jazz italiano. Un disco che ritorna al jazz più intimo e swingante, che non cede alle contaminazioni, alle quali Onorato ha abituato il suo pubblico, ma risale alle fonte e a quella purezza di suono che le due sei corde riescono a esprimere in modo sublime. Otto tracce, sette standard e un inedito “Neapolitan Minor Blues” (Onorato).

Il disco, che sarà presentato venerdì prossimo allo store Disclan (ore 18) contiene anche due brani registrati live, “ Body & Soul” e “Take the A train”. Nell’album non potevano mancare il classico di Jobim “Corcovado”, che riporta subito alla mente il duetto di Cerri con Mina, così come “Bye bye blues” e “Bluesette” suoi cavalli di battaglia. Ma il disco contiene anche una magistrale rilettura di “Munasterio ‘e Santa Chiara” con un arrangiamento armonico, che fa ripiombare l’ascoltatore indietro nel tempo.

Antonio Onorato conferma la sua voglia di confronto con con colleghi chitarristi. Lo ha fatto con Toninho Horta, Eddy Palermo, solo per citarne due episodi felici in una discografia che spazia dalla world musici al jazz-rock con uno sguardo sempre attento a quel napolitan sound che è stato ed è, marchio di fabbrica di una generazioni di musicisti e nel quale ognuno ha definito la propria cifra stilistica. Dal canto suo Cerri è tra i padri del jazz italiano, uno che nel ’49 suonava con Django Reinhardt – resterà la sua prima grande influenza –. Classe ’26, la generazione dei quarantenni lo ricorda per essere l’omino immerso nell’acqua fino al collo per pubblicizzare una nota marca di detersivo. Ma mentre la tv in bianco e nero proiettava nelle case quella pubblicità, lui aveva già suonato con tutti i grandi da Dizzy Gillespie a George Benson, passando per Gerry Mulligan, Jim Hall, Phil Woods fino a Toots Thielemans. Due mondi diversi e nello stesso tempo affascinanti capaci, a ogni nota, di creare una emozione nuova.

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