MUSICA

A Pontecagnano il concerto di Scotto

Domani al Mermaid's Tavern lo show del musicista dai toni duri

PONTECAGNANO. Più che per la sua musica Pino Scotto è conosciuto per i toni duri con cui si esprime sullo showbiz, tutti i giorni, su Rock Tv. Nel suo programma, Database, non le manda certo a dire ai suoi proseliti che gli sottopongono questione legate allo showbiz ed è per questo che i più lo conoscono. Ma Scotto è prima di tutto un bravo musicista e, domani sera (ore 22,00), si esibirà sul palco del Mermaid's Tavern di Pontecagnano Faiano, in via Litoranea Magazzeno. Il concerto sarà anche l'occasione per presentare “Vuoti di memoria”, il disco che uscirà il 22 aprile, a due anni di distanza da “Codici Kappaò”. Un progetto che contamina musica italiana e non solo; sono previste, difatti, cinque cover in italiano con un brano inedito e cinque cover internazionali con un inedito in inglese. Sarà un viaggio a ritroso nel tempo lungo le tappe della storia del rock, scandite da brani con testi importanti scritti oltre mezzo secolo fa, che furono interpretati da Renato Rascel, Luigi Tenco, Battiato, Graziani, Celentano, Elvis, Muddy Waters, Gary Moore, Ted Nugent e per finire, dai mitici Motorhead. Nel nuovo repertorio di Scotto, la canzone d'autore si riveste di rock 'n' roll laddove il rock che ha scritto la storia si rivela come linguaggio ancora attuale. Un'altra sfida per Pino Scotto che, dal 1991 dopo lo scioglimento dei Vanadium, non ha mai scelto la via più facile, producendo ben nove album da solista e macinando centinaia di date ogni anno. Classe '49, originario di Monte Di Procida, Scotto, a diciassette anni lascia Monte di Procida (nell'area flegrea) e si trasferisce nel centro di Napoli, dove fonda prima una cover band che propone blues/rock psichedelico e poi Gli Ebrei, con cui registra anche diversi brani per la Rca Italiana che non verranno mai pubblicati. Negli anni a seguire, si trasferisce a Milano per il servizio militare fino a mettere su famiglia nella città meneghina. Sul finire degli anni settanta fonda i Pulsar, un gruppo southern rock con i quali incide il 45 giri “A Man on the Road”. Nel '92, realizza il suo primo album solista in lingua italiana, "Il grido disperato di mille bands", a cui contribuiscono l'axe-man di Vasco Rossi, Andrea Braido, e Luigi Schiavone, chitarrista di Enrico Ruggeri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA