L'ESPOSIZIONE

A Palazzo Fruscione la mostra che sfata i tabù sulle donne

Oggi il vernissage della collettiva di 68 artiste internazionali che racconta l’emancipazione femminile

SALERNO - Una mostra tutta al femminile che si districa tra le innumerevoli sfaccettature e le complessità dell’essere donna si svolge a Palazzo Fruscione di Salerno da oggi e fino al 14 ottobre. “Il sangue delle donne - Tracce di rosso sul panno bianco” è il titolo dell’esposizione emblematica e ricca di significati che viene espletata attraverso i lavori di 68 artiste internazionali - tra cui Carolle Benitah, Manal Aidowayan, Isabella Ducrot, Deborah Willis, Maimouna Guerresi - che si sono riunite intorno alla funzionalità e alla simbologia di un oggetto del passato, il pannolino o pezza, che un tempo veniva usato per assorbire il sangue mestruale e che è stato rivisitato e rimaneggiato da queste ultime per partecipare a un discorso corale che si materializza in questioni che appartengono a tutti e che fanno da supporto alla mostra stessa. La kermesse, ideata e curata dalla storica d’arte Manuela De Leonardis e coordinata da Marco Alfano, è promossa e organizzata dalla Fondazione Filiberto e Bianca Menna, con il contributo della Regione Campania, il patrocinio del Comune di Salerno e in collaborazione con la Fondazione Pasquale Battista. «Questo progetto è ambizioso e coraggioso, - dichiara Manuela De Leonardis - perché dà risalto ad alcune tematiche poco affrontate e ancora considerate tabù, che spesso spaventano e disorientano, come le mestruazioni, la sessualità, la menopausa, il femminicidio, la violenza e tutti quei legami cosiddetti di sangue».

L’ideatrice e curatrice della mostra poi aggiunge: «Ogni artista ha trasportato la propria visione femminile e il proprio universo, in un oggetto obsoleto come appunto i pannolini che assorbivano il sangue mestruale, rimodellandoli con personalità e soggettività, creando quindi un’altra “cosa” dopo aver plasmato la precedente». Il progetto artistico, innovativo, originale e senza precedenti, nasce tra il 2014 e il 2018, in vari step esplorativi e conoscitivi che inizialmente hanno coinvolto 14 donne artiste fino alle attuali 68 e alla nascita inoltre di un libro che ha il titolo della mostra. Una collettiva che nel tempo è riuscita a consolidare sempre più la sua entità, la sua finalità, il suo messaggio che prende spunto dalla quotidianità, dalla poesia, dalle metafore e dalle storie di vita vissuta. Nel corso del vernissage che si tiene oggi alle ore 18 ci sarà la performance dell’artista Tomaso Binga. Inoltre nel corso della kermesse sono in programma anche tre incontri a tema: il 24 settembre “Donne e politica”, il 1 ottobre “Donne e carriera” e l’8 ottobre “Donne e società”.

Maria Romana Del Mese