«Zes, salta il concetto di area vasta» 

Conte (Leu): l’esclusione di Eboli non consente la funzione di integrazione territoriale

EBOLI. Chiedono un’urgente convocazione del consiglio comunale «per deliberare e presentare un ricorso in via amministrativa» contro il provvedimento della Regione che esclude Eboli dalle aree della Zona economica speciale, «nonché di porre in essere ogni altra iniziativa politica a sostegno dell’inserimento di Eboli nell’ambito della programmazione per le zone Zes».
A inoltrare la richiesta al sindaco Massimo Cariello e al presidente del consiglio comunale, Fausto Vecchio, sono i consiglieri del gruppo Mdp-Leu Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia che puntano il dito pure contro l’amministrazione comunale di Eboli, accusandola di «inerzia», in quanto «non ha fatto valere le proprie ragioni intervenendo nel processo programmatorio con un apposito e motivato documento». Conte, Petrone e Di Candia mettono in evidenza come la Regione abbia «individuato per tutta la Campania 37 Zes, escludendo immotivatamente Eboli, facendo prevalere la discrezionalità politica sulla programmazione precedentemente definita e deliberata». Inoltre, gli esponenti di Leu sottolineano come nell’individuare le aree la Regione abbia investito «una superficie complessiva 5.154 ettari sui 5.467 che erano stati assegnati alla Campania, ovvero 513 ettari in meno» e che «entro un anno dall’approvazione del piano da parte del presidente del Consiglio, ci sarà una prima verifica attuativa delle scelte» ma che nella delibera sono state anche indicate le aree che, in sede di verifica, potranno essere riconsiderate (tra le quali la Valle dell’Irno, Fisciano, Mercato San Severino), ma non c’è Eboli». Un danno per il territorio ebolitano, sostengono i tre consiglieri, in quanto «la nostra città non potrà godere dei benefici fiscali, per le gravi ed evidenti responsabilità dell’amministrazione comunale».
Sull’esclusione di Eboli dalle Zes interviene pure il deputato di Leu Federico Conte: «La mancata inclusione del Comune di Eboli tra le aree Zes - puntualizza - è l’ennesima prova della inadeguatezza e della inefficienza dell’amministrazione comunale, che sottrae al territorio l’occasione di nuove infrastrutture materiali e di rete, e priva i suoi operatori economici di importanti occasioni di crescita e sviluppo collegate alla defiscalizzazione. Per tentare di porvi rimedio - conclude Conte - assumerò una iniziativa parlamentare che consenta la integrazione del programma delle aree Zes, affinché recuperi una funzione di integrazione territoriale, economica e sociale. Allo stesso tempo, promuoverò un intervento che preveda meccanismi di fiscalità agevolata anche per le aree del Parco nazionale del Cilento, che siano coerenti con lo sviluppo e la tutela dell'ambiente».
Gaetano de Stefano
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