il caso della società comunale

Zara: «Il disavanzo societario ha avuto inizio con Liguori»

«La vicenda del disavanzo della società partecipata ha inizio nel 2003». Sul caso Alba e sull’ingente fardello debitorio che grava sull’azienda, interviene Fernando Zara, l’ex sindaco che, nel maggio...

«La vicenda del disavanzo della società partecipata ha inizio nel 2003». Sul caso Alba e sull’ingente fardello debitorio che grava sull’azienda, interviene Fernando Zara, l’ex sindaco che, nel maggio del 1999, fondò la municipalizzata Alba Nuova. Poi, ai tempi di Giovanni Santomauro, si pensò di ripartire la società in house in due tronconi: Alba ecologia e Nuova srl. Nel 2014, poi, i commissari misero Nuova in liquidazione e deliberarono che Alba ne assorbisse dipendenti e funzioni.

Ora Zara punta il dito contro un altro ex primo cittadino: Alfredo Liguori. «Il disavanzo di Alba inizia nel 2003 – dichiara il dentista – quando 40 lavoratori che erano a part-time e a tempo determinato vengono assunti a tempo determinato da Liguori, che pensava di poterlo fare e che fosse utile politicamente per la società, ma in questo modo ne aumenta tecnicamente i costi».

Rivendica dei meriti, Zara, per il governo cittadino che fondò la partecipata: «La genesi di questo presunto dissesto è nell’anomalia che parte dal 2002, quando Cecilia Francese manco c’era, quando l’amministrazione Zara lasciò 4 milioni di euro a quella di Liguori, e due milioni erano vincolati e altri due erano liberi, ma quante gare d’appalto sono state fatte di cui nessuno s’è reso conto?». L’ex primo cittadino aggiunge: «Se avessi lasciato un disavanzo in Alba, quei 2 milioni dovevano servire a ripianare, ma la verità è che noi disavanzi non ne abbiamo lasciati».

Poi, nel 2009, arrivò Santomauro: «Non dimentico che – sottolinea ancora Zara – per mettere a posto il disavanzo di Alba, che era stato generato dalla dissennata gestione Liguori, cede degli immobili all’azienda senza ripianare un tubo...».(c. l.)

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