Giovanni Sorrentino

LA STORIA

Yacht da sogno a Dubai con la firma salernitana

Sorrentino ha lasciato Nocera per proseguire l’attività negli Emirati Arabi

NOCERA INFERIORE - Ha seguito la sua stella polare e ora vive a est del petrolio. Nel regno degli sceicchi, Giovanni Sorrentino firma yacht e noleggia il lusso, a imprenditori e attori, famiglie reali e illustri club del calcio, i campioni d’Europa del Real Madrid e il Barcellona di Messi. Da Nocera Inferiore agli Emirati Arabi è diventato un “nocemiro”, la nautica nel cuore sin da bambino. Comprò il suo primo joker boat che non sapeva nemmeno guidare e insieme al fratello fondò un atelier apprezzato dal diportismo locale: vendita e rimessaggio di gommoni tra Nocera e Sarno, noleggio a Cetara. Quel marchio leader in Italia ispirò il suo design ma all’ingegnere laureato al Navale di Napoli, il Salernitano stava stretto. E qualche anno fa è sbarcato a Dubai, dove tutti vanno in taxi, il reddito non è tassato e la benzina se la fanno in casa. E che casa. Giovanni ha lasciato a Nocera la sua di 90 metri quadri per una villa con dependance, piscina e giardino. I guadagni sono cresciuti insieme ai grattacieli e in Italia non vuole più tornare.

Perché gli Emirati e come sei arrivato fin li? Dubai mi ha adottato e ci si arriva in sei ore. Con altri giovani professionisti abbiamo avuto l’opportunità di esprimerci che in Italia nessuno ti dà se non sei già un nome. Nei Paesi “giovani” chi ha da dire qualcosa ha più opportunità di essere ascoltato, così nel 2006 decidemmo di partecipare al nostro primo boat show, qui dove il passaporto vale più del curriculum, il prestigio più della ricchezza e esser italiano o indiano conta più di quel che hai fatto.

Nel 2012 raccontasti a la Città l’anno orribile della nautica in Italia, la molla che ti spinse a andartene? Dal 2012 al 2017 sono stati anni difficili: cantieri falliti o fermi, acquisizioni di gruppi importanti, crediti congelati o persi, scarse vendite. E il governo Monti che ci ha affossato. È stata una molla decisiva.

La giornata di un nocerino a Dubai? Tanto lavoro, esco di casa alle 7 di mattina e rientro alle 8 di sera. Di giorno sono nel cantiere a meno di qualche appuntamento, di sera si coltivano relazioni tra ristoranti di lusso, hotel, feste in barca, club, golf: la città ha tutto ciò che il mondo dell’entertainment ha da offrire.

Hai trovato altri salernitani? Imprenditori che visitano periodicamente Dubai, soprattutto per il Gulfood, la più grande fiera alimentare, capita spesso di vederci anche solo per un saluto. Residenti pochi.

Che cosa resta dell’atelier salernitano? È un progetto che si è spostato, perché il concetto delle mie attività rimane lo stesso: offrire una barca “bespoke”, cioè su misura.

Ferruccio Fabrizio