Voto di scambio, Coppola in tribunale 

L’ex presidente del Consiglio di Scafati sarà ascoltato sui presunti rapporti con il clan Loreto-Ridosso

SCAFATI. Pasquale Coppola sarà ascoltato nuovamente dai magistrati della Procura Antimafia di Salerno. L’ex presidente del Consiglio comunale di Scafati, indagato nell’ambito dell’inchiesta Sarastra sul presunto patto tra politica e camorra nella città dell’Agro, varcherà oggi la soglia del Tribunale di Salerno. Difeso dall’avvocato Michele Sarno, sarà chiamato a chiarire alcuni aspetti delle ultime dichiarazioni rese ai pm della Dda nei mesi scorsi.
Coppola, dopo essere stato il grande accusatore dell’ex sindaco Pasquale Aliberti, è finito nel registro degli indagati lo scorso 22 dicembre. A tirarlo in ballo sono stati i pentiti Alfonso Loreto e Andrea “Dario” Spinelli, che hanno confermato di alcuni rapporti tra l’allora candidato alle Regionali per la lista del Nuovo Centrodestra ed esponenti del clan Loreto-Ridosso per il presunto acquisto di un pacchetto di voti nella tornata elettorale che vedeva impegnata anche Monica Paolino, moglie di Aliberti, nelle fila di Forza Italia. Lo scorso mese di febbraio, inoltre, a Coppola sono stati sequestrati cellulari, tablet e profilo Facebook dagli uomini della Dia su delega dell’Antimafia. Da allora, al vaglio ci sarebbero i messaggi tra l’ex presidente del Consiglio comunale di Scafati, Giovanni Cozzolino e Nello Aliberti, rispettivamente ex staffista dell’Ente di Palazzo Mayer e fratello del primo cittadino.
Secondo gli inquirenti, infatti, Coppola avrebbe intrattenuto rapporti con i due, indagati dal 2015 nell’ambito dell’operazione Sarastra, anche dopo le dichiarazioni rese come persona informata dei fatti, prima di finire nell’indagine lo scorso dicembre. Dopo le ultime vicende giudiziarie, Coppola ha deciso di tenere un profilo basso e allontanarsi dalle vicende politiche scafatesi. Ora ritornerà in Procura, anche alla luce della condanna con il rito abbreviato inflitta agli esponenti del clan Luigi Ridosso, Gennaro Ridosso e Alfonso Loreto junior. Nelle motivazioni finite nell’atto firmato dal gup del Tribunale di Salerno, Emiliana Ascoli, Pasquale Coppola avrebbe chiesto un appoggio al clan Loreto-Ridosso. Ma la cosca, dopo un consulto tra i fratelli Luigi e Andrea Ridosso, avrebbe deciso di non dividersi e sostenere solo Monica Paolino, poi eletta a Palazzo Santa Lucia. Tuttavia, per accontentare l’ex assessore allo sport, il clan si sarebbe preoccupato di organizzare una riunione nei pressi delle palazzine di Mariconda con 60 persone circa. Vicende già agli atti da tempo, che Coppola oggi sarà chiamato a ridefinire.
Domenico Gramazio
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