TERREMOTO AL COMUNE

Voti, appunti e consigli: i legami De Luca-coop

Il governatore ora indagato compare in diverse fasi dell’inchiesta “madre”

SALERNO - Il cognome De Luca compare per 41 volte nell’ordinanza dell’inchiesta madre sui rapporti fra le cooperative sociali e il Comune di Salerno, il documento in cui sono contenuti i capi d’accusa per le 29 persone - dieci destinatarie di misure cautelari - coinvolte nel presunto “sistema” che sta facendo tremare da quasi un mese il cuore della vita amministrativa del capoluogo. Le 41 citazioni, in alcuni casi, sono riferite ai figli del Governatore, Piero e Roberto. Gran parte delle “chiamate”, però, riguardano l’ex sindaco e attuale numero uno della Regione Campania che venerdì mattina ha ricevuto dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Salerno la notifica della richiesta di proroga delle indagini presentata dalla Procura al gip, al pari del suo fedelissimo Felice Marotta e del “dominus delle coop”, Vittorio Zoccola.

C’è anche Vincenzo De Luca, dunque, fra gli indagati dell’inchiesta che sta scuotendo la città anche se il suo nome non compare fra le 29 persone segnate nell’ordinanza. Ma proprio quel documento e tutte le citazioni che lo riguardano danno (più di) qualche indizio sul lavoro investigativo avviato sull’uomo simbolo della “cosa pubblica” in città (e non solo) per cui l’ipotesi di reato è concorso in corruzione. Un viaggio fra quasi 300 pagine che aiuta a descrivere i rapporti duraturi nel tempo con Zoccola, confermati dall’imprenditore anche nel corso degli interrogatori fiume resi dopo l’arresto.

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